Caserta. Sei avvisi di garanzia a carico di persone che hanno rivestito, dal 2009 al 2012, ruoli apicali nel Consorzio unico di bacino (Cub) che si occupava della raccolta e smaltimento nelle province di Napoli e Caserta.
Sono quelli emessi, giovedì mattina, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ed eseguiti dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caserta che ha sottoposto a vincolo cautelare la somma di oltre 118 milioni di euro nella disponibilità del consorzio, dal 2009 in liquidazione.
Dalle indagini è emerso che il Cub non ha versato agli Enti previdenziali ed all’Erario una somma pari all’importo sottoposto a sequestro, che riguardava le ritenute Irpef, previdenziali ed assistenziali per il periodo dal 2008 al 2012. Una condotta particolarmente pregiudizievole sia per i diritti dei lavoratori che per le casse dello Stato.
Si tratta del quarto provvedimento di sequestro emesso nell’ambito della stessa indagine che sta consentendo di accertare, mediante un lungo, paziente ed analitico lavoro di analisi contabile e documentale, i reati connessi alla gestione del Cub.