Scontro Tornado, trovata una delle scatole nere: ipotesi errore umano

di Redazione

 Ascoli. Ritrovata una delle scatole nere dei due Tornado dell’Aeronautica militare precipitati martedì,sulle colline diAscoli Piceno, dopo essersi scontrati in volo durante un’esercitazione.

Dalla loro analisi si cercherà di comprendere se si sia trattato di un guasto tecnico o di un errore umano, anche se emerge che quest’ultima ipotesi sarebbe la più probabile. A riferirlo è una fonte investigativa, al termine di un incontro con il pm Umberto Monti, che coordina l’inchiesta per disastro aereo colposo aperta dalla Procura di Ascoli in parallelo con la Procura militare di Verona. Tra i primi atti disposti dalla Procura, l’esame del Dna sui corpi semicarbonizzati dei due piloti recuperati. I resti, appartenenti a due uomini, sono irriconoscibili e non è stato possibile fino ad ora identificarli.

La Procura acquisirà, oltre ai tracciati radar e ai piani di volo dei due velivoli, uno “storico” di piani di voli precedenti sulla stessa rotta.Intanto, con 150 uomini sul campo, continuano le ricerche dei due piloti ancora dispersi. Mercoledì, nella zona tra Poggio Anzu, Casamurana e Tronzano, tra i Comuni di Ascoli e Venarotta, erano stati rinvenuti, a 800 metri di distanza tra di loro, i resti dilaniati e carbonizzati di due dei quattro aviatori. La loro identità non è ancora stata ufficializzata dalle autorità.

Sembrava che fosse stato individuato anche un terzo cadavere in un terreno privato in località Casacagnano, nel Comune di Roccafluvione, sul versante opposto dell’area principale delle ricerche e dell’incendio boschivo provocato dallo schianto, ma la notizia non è stata confermata.

Ridotte, comunque, al lumicino le speranze di trovare in vita gli altri due dispersi: “Escludiamo che i piloti dispersi a seguito dell’incidente aereo siano ancora vivi”, dicono dall’Aeronautica. A bordo dei due aerei militari c’erano,sul primo velivolo,il capitano pilota Alessandro Dotto (31 anni, di Ivrea) e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri (36 anni, di Palermo), sul secondo il capitano pilota Mariangela Valentini (31 anni, di Borgomanero) e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese (35 anni, di Benevento).

La Procura di Ascoli, parallelamente alla Procura militare di Verona, ha avviato un’inchiesta per disastro aereo colposo. Molti testimoni riferiscono di aver visto volare i due Tornado molti bassi prima dello scontro in volo, e di aver fatto molte telefonate alle autorità negli attimi precedenti all’esplosione avvertita anche nella vicina città picena. Tra i primi atti disposti dalla procura l’esame del Dna su resti semicarbonizzati dei due piloti recuperati. I resti, appartenenti a due uomini, sono irriconoscibili e nonè stato possibile identificarli fino ad ora.

ITornado erano decollati dalla base stanziale del 6° Stormo di Ghedi, in provincia di Brescia, per una missione addestrativa pianificata ed approvata secondo le regole del volo, propedeutica ad un’esercitazione Nato in programma nel prossimo autunno. L’impatto fra i due velivoli è stato ortogonale, in pratica si sono scontrati perpendicolarmente mentre percorrevano una delle aerovie a disposizione per raggiungere il luogo di un’esercitazione.

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