Insediato il Consiglio Comunale: le immagini della seduta

di Emma Zampella

 Carinaro. A quindici giorni dalle elezioni comunali, il consiglio comunale prende forma e il sindaco, Annamaria Dell’Aprovitola, vara la sua giunta, affidando deleghe ad assessori e consiglieri.

Nel primo consiglio comunale, in cui il primo cittadino ha prestato giuramento, tra i punti all’ordine del giorno c’è stata anche l’elezione del presidente del Consiglio Comunale, la cui carica è stata affidata, dietro votazione palese, a Paolo Sepe, affiancato da Alfonso Bracciano, in qualità di vicepresidente. Una maggioranza eterogenea quella che il sindaco ha voluto accanto a se.

“Un banco di prova difficile, ma non impossibile, come i fatti dimostrano” ha dichiarato la Dell’Aprovitola, che, insieme alla maggioranza, ha scelto come suo vice, Lello Sardo, consigliere comunale uscente, che si occuperà di Bilancio, Finanze, Viabilità e Lsu. Gli altri tre assessori che danno vita al nuovo esecutivo sono:Maria Grazia De Chiara(Attività Produttive), Giovanni Zampella, comandante della polizia municipale in congedo (Lavori pubblici e Politiche sociali) eRosita Chiacchio(Pubblica istruzione e Cultura). La maggioranza, composta dai consiglieri della lista civica (ma di ispirazione Pd) “Carinaro Libera”, ha anche deciso di assegnare deleghe a tutti gli altri consiglieri comunali per cui aBruno Capoluongoè stata affidata la delega all’urbanistica;Paolo Sepesi occuperà di attività cimiteriali, villa comunale e verde pubblico; adAlfonso Braccianola competenza su politiche giovanili e sport; adAlessia Sagliocco, infine, le deleghe a pari opportunità, legalità e programmazione fondi europei.

Successivamente alla proclamazione del presidente del consiglio comunale, Paolo Sepe ha consegnato le sue deleghe al sindaco. Una votazione a cui la minoranza non ha partecipato, astenendosi. I lavori di amministrazione sono poi proceduti con la nomina del revisore dei conti, che gestirà per il periodo 2014-2017 le attività e il controllo economico delle attività comunali. Mansione che è stata attribuita, mediante la valutazione dei curricula vitae, a Bellissimo Luigi. Maggioranza ed opposizione hanno poi provveduto a nominare la commissione elettorale comunale che vede tra gli eletti, assieme al primo cittadino, Alfonso Bracciano, Massimo Emanuele Petrarca e Alessia Orsola Sagliocco, mentre gli incarichi per la commissione di formazione e aggiornamento dei giudici popolari sono stati nominati Assunta Madonia e Maria Grazia De Chiara. Nel corso della seduta di consiglio non sono mancati poi gli interventi dei rappresentati delle liste elettorali che si sono battuti in campagna elettorale.

Dare una svolta concreta alla politica della città è l’intento del primo cittadino che, indossando la fascia tricolore, ha ricordato come la sua carica sia pervasa da un senso di responsabilità per i cittadini. “Un buon sindaco – continua la Dell’Aprovitola – non fa differenze di colori, bandiera, provenienza. Perché io sarò il sindaco di tutti che – mettendo da parte le fisiologiche contrapposizioni elettorali – lavorerà per raggiungere gli obiettivi prefissati. Solo uniti si realizzano le battaglie e solo stando insieme, forti e compatti, si possono vincere le grandi imprese”. Volgendo poi lo sguardo all’opposizione dichiara: “Accettiamo di collaborare con la minoranza. Accoglieremo le loro proposte costruttive, che sono sicura arriveranno”.

Un’opposizione, che “capeggiata” dal candidato sindaco “sconfitto”, Giuseppe Barbato, assicura che non starà lì a guardare: “La nostra non sarà un’opposizione preconcetta e sterile. Anzi tutt’altro. Sarà un’azione svolta a controllo degli atti prodotti, alla vigilanza delle regole e al rispetto della legalità e soprattutto della trasparenza: concetti questi su cui si basa la democrazia partecipativa. Daremo particolare valore al mandato conferitoci dai nostri cittadini”.

Un saluto è arrivato poi anche dal parroco, Don Antonio Lucariello, che nel porgere il proprio personale augurio auspica che questa amministrazione possa davvero lavorare per il bene della comunità, creando una collaborazione fraterna anche con la Chiesa: “E’ necessaria per voi una testimonianza concreta. Questo tempo drammatico necessita di un annuncio coerente di verità e bellezza, ma anche del coraggio di chi sa andare controcorrente. Servono politici liberi e forti, non perfetti, ma onesti e generosi. Gente che incarni l’amore cristiano e quale più bel segno se non quello di ritrovarci uniti intorno a Cristo e lasciare che si lui ad illuminare ed indirizzare i nostri percorsi, le nostre scelte, che mi auguro possano diventare intese comuni?”

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