Orabona: “Mercato delle vacche? Lo dicono, ma io non ci credo…”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “Dicono, ma io non ci credo, che sulla casa comunale si assiste al mercato delle vacche da parte del sindaco per assicurarsi la maggioranza. Fenomeno molto più frequente, dicono, ma io, ripeto, non ci credo, in prossimità delle sedute di consiglio comunale”.

Isidoro Orabona, ex assessore della giunta Ciaramella e punto di riferimento di fatto del nuovo partito di Forza Italia in città, si mantiene cauto sull’attuale stato di salute della maggioranza consiliare e passa ad esaminare la situazione in senso agli azzurri ad Aversa.

“Penso, comunque, – riprende Orabona – soprattutto al mio partito che oggi ha il problema di non essere rappresentato ufficialmente in consiglio comunale, ma è presente in città come dimostrato dai risultati delle elezioni europee. Forza Italia non si è disintegrata, anzi ha avuto percentuali al di sopra della media nazionale. Risultato che solo due consiglieri comunali e due assessori non avrebbero mai raggiunto. Non a caso un sindaco, due assessori e una decina di consiglieri, presidiando personalmente i seggi sono riusciti nell’impresa di portare a casa 700 preferenze. Segno questo che Elia Barbato, Nicla Virgilio, Mario Tozzi e Luciano Luciano non possono non aver avuto l’appoggio di tutti noi, soprattutto ex amministratori, che ci siamo impegnati per il raggiungimento del risultato, altrimenti Fi sarebbe scomparso”.

Il medico aversano pone anche l’accento sulle posizioni di Luciano e Tozzi quando afferma tout court: “Entrambi sono stati eletti nel Pdl e non rappresentano Fi in consiglio perché fanno scelte personali non condivise con alcuno. Se c’è un mercato delle vacche non è un nostro problema: se il sindaco ha la maggioranza va avanti, ma i consiglieri devono avere una loro dignità. Non ci si venga a dire che preservano i due assessori. Barbato e Virgilio proteggono le loro cariche con l’ampio consenso personale ricevuto dagli elettori. Del resto due consiglieri non possono garantire due assessori. Se così fosse la giunta dovrebbe essere di quindici assessori”.

Per Orabona, che ritiene più vicini alle attuali posizioni di Forza Italia i tre ex An (seppure con qualche distinguo) e Lama rispetto a Luciano e Tozzi: “Il sindaco ha attuato sino ad oggi un’azione amministrativa caratterizzata da inefficienza, inefficacia e immobilismo. Per cui, come partito, non possiamo non prenderne le distanze per il bene della città”.

La conclusione: “Premesso che non ho alcuna velleità di candidatura, se dovessero persistere atteggiamenti dettate da scelte personali fatti passare per decisioni di Forza Italia da parte dei due consiglieri, mi vedrò costretto ad allertare gli organismi provinciali per tutelare il futuro del nostro partito e della nostra città”.

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