Luongo: “Sì, fare il sindaco come Pagano non e’ per me”

di Redazione

 Casaluce. “Un momento storico per la città di Casaluce”. Così il candidato sindaco della lista ‘Vivi Casaluce’, Francesco Luongo, ha commentato a caldo il confronto pubblico che si è svolto domenica sera in piazza Statuto con il rivale e sindaco uscente Nazzaro Pagano.

Confronto promosso ed organizzato dal comitato ‘Città Nuova’ e moderato dalla giornalista Alessandra Tommasino. “Erano quasi venti anni che a Casaluce non si svolgeva un dibattito pubblico in piazza tra candidati alla carica di sindaco. È evidente, considerando che nemmeno durante le scorse elezioni comunali si è svolto il confronto, che fosse necessaria #arianuova per offrire ai cittadini di Casaluce un così alto momento di confronto su temi di interesse collettivo”.

Un confronto in cui Francesco Luongo ha mantenuto la sua lealtà fino alla fine, evitando di scadere in slogan populisti di basso profilo, impegnandosi nel rispondere con concretezza alle domande poste, senza lanciare frecciate da comizio all’avversario sul palco. “Ci interessava informare le persone di quel che vogliamo fare e niente altro” fa sapere Luongo che durante i suoi interventi ha posto i punti fermi del suo programma elettorale. A cominciare dalla questione lavoro, che sarà “il fulcro dell’attività amministrativa, con la creazione di cooperative sociali, che potranno svolgere piccoli lavori di manutenzione e per le quali abbiamo già trovato i metodi di finanziamento. A queste si affiancheranno le cooperativi agricole, su cui bisogna puntare per dare lavoro ai nostri giovani ed avviare una concreta pratica della vendita a Km 0”.

Sviluppo significa anche costruire nuovi capannoni in area Pip attraendo investitori ed imprenditori che, da anni, sono invece costretti ad investire in altri paesi: “Procederemo per gradi, costruendo dieci capannoni, che potranno dare lavori ai casalucesi. Poi – aggiunge Luongo – quando ce ne sarà la necessità ne costruiremo altri dieci. Intanto cominciamo ad avviare nel mondo del lavoro i primi casalucesi disoccupati”.

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Un punto fermo è anche la questione ambientale, un tema a cui Luongo è molto sensibile: “Non vogliamo creare allarmismi, ma la nostra intenzione è quella di effettuare analisi per censire eventuali terreni inquinati. L’idea – aggiunge – è quella di isolare eventuali punti critici per rilanciare i nostri prodotti. Non conta dimostrare che un singolo terreno non sia inquinato se poi l’area periferica di Casaluce è sommersa da rifiuti abbandonati in discariche abusive. Il sindaco Pagano dice di aver bonificato Casaluce, chiedetelo ai residenti, ad esempio, di Casalnuovo se hanno mai visto queste bonifiche”.

La collaborazione, poi, è alla base del concetto della lista ‘Vivi Casaluce’. Ancora una volta, Luongo, ha ribadito che la sua squadra non ha la presunzione “di presentarsi alle elezioni per avere una poltrona, ma il coinvolgimento delle eccellenze del territorio rappresenterà una prerogativa affinché queste possano collaborare attivamente con la macchina amministrativa. Tecnici al servizio degli amministratori e in sinergia con gli stessi: è questa la linea che adotterà Luongo. In questo modo si creerà un dialogo forte con la cittadinanza, ma soprattutto si potrà avere un quadro chiaro delle reali problematiche del paese”.

Dispiace ascoltare Pagano quando dice: “Nella mia lista c’è il meglio di Casaluce”. Dispiace per gli altri 10mila casalucesi che, evidentemente, vengono esclusi dal “meglio” secondo il sindaco uscente. Per questo motivo Luongo ha deciso di inserire nella squadra due assessori esterni, come Enrica Cristiano e Ferdinando Fedele, persone che “potranno rilanciare fortemente sia il settore culturale, sia quello sociale”. Proprio sulla Cultura si intensifica il confronto quando Luongo afferma: “E’ sotto gli occhi di tutti il declino culturale della città di Casaluce. Quello che dovrebbe essere il motore principale per la rinascita del nostro territorio è stato invece accantonato negli anni. Bisogna insistere, ed è quello che intendo fare fin da subito, sul coinvolgimento delle energie e delle risorse di Casaluce attraverso le associazioni, i comitati e le eccellenze del territorio prevedendo anche forme di finanziamento per la promozione di attività culturali degni di rilievo”.

Il dibattito si è poi spostato su una delle questioni centrali dell’attuale campagna elettorale: gli impianti fotovoltaici realizzati, a vantaggio esclusivo della ditta napoletana ‘Star Energia’, su cinque edifici pubblici.

“Numeri alla mano – ha spiegato Luongo – questa ditta fa un incasso di 107mila euro l’anno con un contratto di 21 anni in cambio di 4mila euro l’anno versati nelle casse del Comune. L’amministrazione Pagano ha regalato il nostro sole ai napoletani in cambio di un piccola elemosina. Queste situazioni non si verificheranno mai più nel momento in cui Casaluce decide di cambiare”.

Incerto si è mostrato il sindaco uscente Pagano nella sua replica che si è palesemente contraddetto con quanto dichiarato in un suo recente comizio pubblico circa i costi sostenuti dalla ditta napoletana che si è aggiudicata l’appalto. Incertezza che è stata notata e sottolineata dalla piazza.

Il confronto si è poi avviato alla conclusione con pochi minuti a disposizione di ciascun candidato per un appello al voto rivolto alla piazza: “Vi è stato promesso di tutto di più – ha detto Luongo rivolgendosi ai cittadini – ma il campo sportivo non è stato realizzato, la piscina comunale non è stata realizzata, il parco urbano non è stato realizzato, il centro storico non è stato rivalutato. E queste sono solo alcune delle promesse non mantenute da Pagano rese cinque anni fa: mi chiedo cosa si possa sperare da una sua eventuale rielezione. Il mio progetto è semplice, non prevede investimenti faraonici ma bada al concreto. Abbattimenti delle tasse, lavoro ai casalucesi, rilancio della cultura e dello sport e particolare attenzione alle politiche sociali”.

Pagano, infine, ha lanciato una provocazione: “Francènon è p te”. “Hai ragione, numeri alla mano e vedendo come hai amministrato Casaluce in questi cinque anni, fare il sindaco come lo hai fatto tu… non è per me. Io ho un sogno: cambiare Casaluce”, ha risposto Luongo.

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