Carinaro. Per ben tre volte il candidato sindaco della lista numero due, Giuseppe Barbato, ha disertato e mai accettato un confronto pubblico, che si svolgesse in piazza, sotto locchio attento e vigile dei cittadini, nostri elettori.
Perché è inetto. Atteggiamento questo che mi fa prendere atto della sua incapacità ed inadeguatezza al confronto, al dibattito politico. Sono queste le dichiarazioni a caldo di Annamaria DellAprovitola, leader della lista Carinaro Libera, che interviene a proposito delle 11 domande rivolte dal suo avversario a lei e ad alcuni candidati della sua coalizione civica. Domande fatte circolare in strada con dei volantini e sui media.
Domande alle quali daremo risposta immediatamente con unintervista, annuncia DellAprovitola, seconda la quale le esternazioni fatte da Barbato negli ultimi tempi, sia attraverso i media che nei comizi non sono farina del suo sacco. Nulla di quanto scritto e detto fino ad oggi è riconducibile a lui dice DellAprovitola bensì ai noti personaggi della politica carinarese che, avvertendo ineluttabilmente il fallimento e sentendosi quindi dei trombati, cercano di manovrare, da bravi pupari, il mio avversario che politicamente, per quanto mi riguarda, non è altro che uno smidollato politico perché non ha nemmeno la capacità di scrivere di suo pugno ciò che dice e che pubblica. Evidentemente è proprio lincapace che ero certa di conoscere.
Quanto ai pupari, alla loro infamia, alla loro velenosità, alla loro incapacità di confrontarsi civilmente con chi esprime e rappresenta in piena democrazia un pensiero diverso dal loro e che in modo solerte si preoccupano di apporre nelle mani del mio avversario quanto scritto di loro pugno incalza la candidata sindaco ritengo che sia un film già visto in stile del più nero fascismo. Avrò modo, comunque, di rispondere eloquentemente a tutte le domande rivoltemi.
Risposte, da parte di DellAprovitola e dei candidati consiglieri coinvolti nelle 11 domande di Barbato, che arriveranno questa sera con delle interviste video, a porte aperte, nel comitato di piazza Trieste.