Giudice di Pace, Bottigliero: “Griffo spieghi i motivi del dietrofront”

di Redazione

 Trentola Ducenta. L’avvocato Paolo Bottigliero, segretario del Partito Democratico della sezione di Trentola Ducenta, replica al sindaco Michele Griffo sulla questione del Giudice di Pace.

Riceviamo e pubblichiamo:

“Considerato il tentativo del Sindaco di aggrapparsi a sciocchezze che faranno colpo solo su chi fequenta quotidianamente il suo catechismo, è d’obbligo, per chi ha a cuore la verità, rendere pubblica la volontà politica dell’amministrazione di non voler far niente per mantenere la sede dell’ufficio del Giudice di Pace di Trentola Ducenta.
Cercherò di essere chiaro ma non potrò essere breve e ricordo che l’amministrazione nel mese di febbraio ha deliberato di volersi accollare le spese per il funzionamento del giudice di pace, come consentito dalla legge di cui il nostro sindaco conosce addirittura il numero.
Nonostante ciò, la nostra cara amministrazione a distanza di pochi giorni ha cambiato idea senza alcuna apparente motivazione ed ha richiamato il personale distaccato presso l’ufficio del giudice di pace paralizzando ogni attività ed impedendo così di affrontare anche la sola emergenza dei prossimi mesi precedenti alla probabile soppressione.
Gli interrogativi a cui rispondere seriamente sono: perché la nostra amministrazione prima dice di volersi accollare le spese per il manteniemento del giudice di pace e poi rinuncia a tutto? Cosa è potuto cambiare in così poco tempo?
In conclusione, certo di non essere smentito, è l’Amministrazione che prima delibera e poi si rimangia letteralmente la delibera. Quindi, quale intervento disinformativo e di bassa speculazione politica?
Da cittadino trentolese sarebbe interessante capire il reale motivo di questo improvviso dietro front dell’amministrazione, o per meglio dire il dietro front del nostro caro sindaco, considerato che molti consiglieri ed alcuni assesori hanno manifestato informalmente, in assenza del sindaco, il loro dissenso a questo repentino cambio di rotta.
Restando a quanto afferma il nostro sindaco, l’unica verità al momento è che non ha saputo fare bene i conti quando ha battuto la mano sul petto ed ha detto che se lo vedeva lui a non far andare via il Giudice di Pace dal nostro comune. In poche parole, ha dimostrato di non essere stato un fenomeno di studente… quanto meno in matematica.
Ad ogni buon conto, se una amministrazione non è in grado di trovare iniziative, alcune suggerite dalla stessa legge, per ridurre al minimo le spese per mantenere nel nostro Comune l’organo forse più antico della nostra città e vanto dell’intera collettività non solo di alcuni, non può essere una buona amministrazione.
Il sindaco, però, ha annunciato un confronto con i sindaci degli altri comuni appartenenti al mandamento del Giudice di Pace di Trentola Ducenta probabilmente per porre le basi di un eventuale consorzio tra i comuni come previsto dalla Legge 156/2012, ed allora a riprova di voler essere come sempre una opposizione costruttiva e propositiva nell’esclusivo interesse della città, se Griffo, al contrario di quanto avvenuto per il Puc, dovesse ritenere opportuno invitare anche i partiti di opposizione non presenti in Consiglio Comunale, noi del Partito Democratico saremo presenti.
Tutto questo nella qualità di cittadino e segretario di partito. Per quanto riguarda il resto enunciato come al solito in modo ermetico, confesso di non essere in condizioni di difendermi per non aver capito il nesso ed il senso dei suoi deliri.
Però ammetto di essermi molto divertito quando nell’elencare le cose “fatte” dall’amministrazione, il sindaco confonde il presente con il futuro ed ovviamente elude il passato. Sull’invito ad essere presente al prossimo consiglio comunale con diritto di parola, dico che sinceramente non mi aspettavo tanta considerazione e mi chiedo che senso ha fregiare di tanto onore il solo sottoscritto in una città di quasi 20 mila abitanti.
Sarebbe, invece, molto più interessante un Consiglio comunale aperto a tutti i cittadini con i punti all’ordine del giorno scelti dai partiti di opposizione non rappresentati in consiglio comunale. Questo tipo di iniziativa potrebbe essere considerata così importante da suscitare anche l’interesse da parte delle tv locali. Questa è opposizione costruttiva e propositiva”.
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