Berlusconi: “Grillo come Hitler, Napolitano profondo rosso”

di Redazione

 Milano. Berlusconi torna sulle reti Mediaset, stavolta ospite a Mattino Cinque, lanciando strali a Napolitano, Grillo e Renzi, e criticando la sentenza che lo ha condannato per evasione fiscale.

Secondo l’ex premier “gli italiani devono imparare ad avere paura perché Grillo, lo si vede anche dal modo in cui organizza la sua setta, mi fa ricordare personaggi come Marx e Lenin. Grillo è il prototipo di questi signori, Hitler compreso”.

Lapidario il commento sul presidente della Repubblica: “Napolitano? “Mi viene in mente un film: Profondo Rosso”. Lo stesso Napolitano che, secondo Berlusconi, aveva “il dovere morale” di concedergli la grazia poiché “sa che la sentenza Mediaset è infondata e ingiusta”. “Non potevo chiederla io – sottolinea – altrimenti ammetterei la colpa”. Una sentenza che per il leader di Forza Italia “è stata un altro colpo di Stato, utilizzata per cacciarmi dal Senato per rendermi incandidabile per sei anni, ha tolto il leader del centrodestra, l’unico che riusciva a tenere insieme i moderati”.

Poi “affida” Napolitano alla storia: “Se sia stato super partes lo dirà la storia, io dico la realtà delle cose: ho scoperto che lui spingeva Fini per mandarmi a casa, siamo venuti a scoprire che già in giugno riceveva Monti per fare un nuovo governo. Non so chi mi possa contraddire”.

Dopo la stoccata al capo dello Stato anche quella diretta al premier Matteo Renzi. “Tassa ci cova. Le prime cose che ha fatto sono triplicare le tasse sulla casa e gli 80 euro che ha promesso saranno mangiati dalla tasse, ha tolto anche la quattordicesima”, dice Berlusconi guardando la foto del segretario del Pd. E quando gli viene mostrata quella della Merkel esclama: “Lo posso dire in romanesco… aridatece Kohl”. Davanti alla foto del suo ex pupillo Angelino Alfano invece si limita a dire: “Andiamo avanti…”.

Una frecciatina anche sui servizi sociali: “Si danno a chi deve essere rieducato e mandare un signore della mia età, con tutto quello che ho fatto, sono il cittadino che è stato più al governo del Paese, più di De Gasperi, che ha presieduto vertici internazionali ed è stato presidente dell’Europa, pensare che si possa rieducare credo sia una cosa ridicola ma non per me, per il Paese”.

Berlusconi si è mostrato pessimista sull’attuale situazione economica italiana: “Il desiderio della sinistra è di arrivare con questo governo al 2018 per non lasciare la poltrona, ma io credo che per come andrà l’economia tra un anno e mezzo si andrà a votare”.

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