Sepe incontra il patriarca Kiril a Mosca

di Redazione

 Napoli.“Lungo e cordiale incontro”, oggi a Mosca, del patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill, e del cardinale Crescenzio Sepe, il quale, nelle prime ore di martedì scorso, è partito per la Russia dall’aeroporto di Capodichino, accompagnato da oltre 50 pellegrini, con larga presenza di sacerdoti.

Nel corso dell’incontro, informa una nota, durato poco più di un’ora e definito “bello e proficuo” dall’arcivescovo di Napoli, sono stati affrontati temi riguardanti l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, i rapporti tra le due Chiese, con particolare riferimento a quelli con la comunità della Chiesa ortodossa russa di Napoli.

“A tale ultimo riguardo – si afferma – è stato ricordato l’incontro che ci fu a Napoli, nell’ottobre del 2007, quando il cardinale Sepe consegnò all’allora metropolita Kirill, capo delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, le chiavi della Chiesa di Santa Maria del Ben Morire, situata in Via Tari al Corso Umberto, accanto all’Università Federico II, donata in uso gratuito dalla Chiesa di Napoli alla comunità del Patriarcato di Mosca”.

Per le due personalità ecclesiastiche, dunque, “è stato un ritrovarsi e un richiamare l’incontro di Napoli ma anche la prima visita fatta dal cardinale Sepe alla Chiesa ortodossa russa, il primo ottobre 2008 a Mosca, e in particolare al compianto patriarca Alessio II, al quale consegnò anche una lettera personale di Papa Benedetto XVI. In quella occasione Sepe ebbe modo di incontrare nuovamente Kirill”.

Fin dal suo arrivo a Napoli nel luglio del 2006, si sottolinea ancora nella nota della Diocesi napoletana, “il cardinale Sepe ha sviluppato, in maniera decisa, il suo impegno pastorale verso il dialogo interculturale e interreligioso, tanto che volle a Napoli, a ottobre del 2007, il grande incontro di preghiera e di pace di tutti i capi delle confessioni religiose del mondo, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.

Successivamente ha preso parte ai vari meeting interreligiosi internazionali, a partire da Istanbul, dove ebbe un cordiale incontro con il patriarca Bartolomeo I, intervenendo poi agli altri incontri di Cipro, Sarajevo, Barcellona, Cracovia, Monaco e Roma”.

Sepe, “come testimonianza della grande capacità artistica dei napoletani”, ha donato a Kirill una scultura in terracotta, patinata “a bronzo” come si usava nel ‘600, raffigurante San Gennaro, che reca in mano il Vangelo sul quale poggiano due ampolle.

L’opera è stata realizzata dallo scultore Antonio Cantone, titolare della bottega artigiana “Cantone & Costabile”, che ha anche realizzato l’artistico presepe, con 16 pastori di due metri, donato dal cardinale Sepe a Papa Francesco ed esposto, a Natale scorso, in Piazza San Pietro. L’autore della scultura, nella esecuzione dell’opera, si è ispirato al busto bifronte di San Gennaro realizzato nel 1665 da Cosimo Fanzago sulla cima del cancello d’ingresso alla Cappella del Tesoro, nel Duomo di Napoli.

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