“Linguaggio del corpo”, workshop a Roma con Meluzzi e Barrella

di Redazione

 Caserta. Venerdì 11 e sabato 12 aprile, a Roma, nella sede dell’Osservatorio nazionale stalking, comincerà il ciclo di workshop esperienziali che offriranno le basi per poter comprendere il linguaggio del corpo, il vissuto e le emozioni che si consolidano e manifestano su di esso.

Questo percorso di studi, realizzato in par modo in diverse città italiane, vede grandi professionisti del mondo della psichiatria, della psicologia, giuristi ed esperti in comunicazione non verbale, spiegare tutte le tecniche volte alla comprensione della decodifica del linguaggio del corpo e della gestualità aggressiva in una chiave di lettura volta al riconoscimento non solo di proprie problematiche e della personalità altrui, ma soprattutto volte alla prevenzione.

Fra i docenti il professor Alessandro Meluzzi, noto psichiatra, l’avvocato casertano Tiziana Barrella, esperta di linguaggio del corpo, il dottor Massimo Lattanzi, psicologo, il dottor Francesco di Fant, esperto di comunicazione non verbale, la dottoressa Tiziana Calzone, psicologa.

Il seminario intensivo è rivolto a tutti quei professionisti la cui attività prevede un confronto con il pubblico,è aperto pertanto non solo ad operatori socio-sanitari, psicologi, giuristi, insegnanti, forze dell’ordine, ma anche semplicemente a chi ha voglia di imparare a leggere i messaggi simbolici nascosti dietro un gesto o dietro una somatizzazione corporea.

“Il corpo ha un suo linguaggio, – commenta l’avvocato Tiziana Barrella – ha una sua gestualità, somatizza esperienze e vissuti e decodificare i segnali che emergono o si sostanziano su di esso, può divenire uno strumento efficace non solo per ‘leggere’ se stessi, ma anche per comprendere meglio chi ci sta intorno. Anche le manifestazioni violente ed aggressive hanno una loro decodifica. Un’azione lesiva in una data area del corpo in luogo di un’altra, così’ come pure l’uso di un determinato strumento lesivo, assume una sua importanza ed una grande differenza. Non è solo frutto del caso ,ma di un inconscio molto più consapevole di ciò che si pensa. Un attento osservatore, munito di utili strumenti di decodifica, sarà in grado di comprendere le dinamiche di un dato fenomeno”.

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