Inchiesta su Fonsai, la Cancellieri indagata per false dichiarazioni

di Mena Grimaldi

 Roma. False dichiarazioni a pubblico ministero. È questo il reato che la procura di Roma contesta all’ex ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri per la vicenda delle sue telefonate con Antonino Ligresti, fratello di Salvatore, arrestato dalla procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta su Fonsai insieme alle figlie, Giulia e Jonella.

I tabulati telefonici del ministro, la cui acquisizione è stata disposta dal procuratore capo della Capitale Giuseppe Pignatone, hanno evidenziato una serie di incongruenze nelle dichiarazioni rese dell’ex Guardasigilli al procuratore aggiunto di Torino, Vittorio Nessi, sulle telefonate intercorse con Antonino nei giorni in cui pendeva la richiesta dei domiciliari per Giulia Ligresti. Due in particolare le dichiarazioni contestate.

La prima riguarda una telefonata del 19 agosto; nella sua testimonianza la Cancelleri aveva sottolineato di aver risposto ad una telefonata di Ligresti, mentre i tabulati telefonici dimostrano che sia stata proprio l’ex ministro ad effettuare la chiamata, durata sei minuti.

La seconda imprecisione è invece legata ad un contatto del 21 agosto. L’ex Guardasigilli aveva dichiarato al procuratore di aver sentito Ligresti che le “aveva inviato un sms”; i dati telefonici confermano il messaggio, ma evidenziano anche una telefonata fatta dall’utenza fissa della Cancellieri verso lo stesso Ligresti, particolare omesso dall’ex ministro.

L’ex Guardasigilli, convocata in procura a Roma una ventina di giorni fa, avrebbe chiarito gli equivoci e infatti è già davanti al gip la richiesta di archiviazione firmata dal procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone sulla posizione dell’ex ministro.

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