Raid israeliano in campo profughi a Jenin: tre morti

di Redazione

 Gaza. Le milizie armate palestinesi promettono vendetta dopo il raid dell’esercito israeliano in un campo profughi di Jenin, in Cisgiordania.

L’operazione, avvenuta nottetempo, era volta secondo il Ministro della Difesa israeliano a sventare un attentato in preparazione. I militari avrebbero tentato di arrestare Hamza Abu al-Hija, figlio di un leader di Hamas, la fazione palestinese al governo nella Striscia di Gaza.

Secondo un portavoce dell’esercito, al-Hija si è barricato in una casa insieme ad altri compagni, ne è nata una sparatoria, ed è poi stato ucciso mentre tentava la fuga. Decine di persone sono poi intervenute lanciando pietre e bottiglie sui militari, che hanno di nuovo aperto il fuoco uccidendo altre due, forse tre persone. Secondo l’esercito, si trattava di terroristi, cosa smentita da Hamas e anche dall’Autorità Nazionale Palestinese, che ha chiesto agli Usa di far pressione su Israele per fermare i raid militari che rischiano di sabotare il processo di pace.

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