Shoah, gli alunni del Quercia in scena con “Chiamami a Testimoniare”

di Redazione

 Marcianise. Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, il Liceo Scientifico “Quercia” di Marcianise si è unito al coro delle sentite celebrazioni in ricordo della Shoah e lo ha fatto con una suggestiva rappresentazione teatrale dal titolo “Chiamami a Testimoniare”.

La rappresentazione è stata organizzata nel corso di una progetto fortemente voluto dal dirigente scolastico Diamante Marotta ed è stata curata dalla professoressa Gravina Maria, con la collaborazione della professoressa Rosati Silvia e del professor Pignataro Giancarlo. Ma è grazie agli studenti coinvolti che le vibranti testimonianze dei sopravvissuti ad una delle più grandi tragedie dell’umanità Anna Frank, dal Primo Levi, Mimma Paulesu, Vladimir Jankélévich, HannahArendt sono arrivate ai presenti , docenti e studenti del liceo, in tutta la loro drammaticità ed attualità.

Le alunne della III Q del Liceo Classico Bollito Gelsomina, Carito Rosa, Carolla Angelica, Cecere Luigia, D’Albenzio Erica, Delle Curti Martina, Delle Curti Teresa, Di Dio Laura, Di Scala Dalisia, Gaglione Claudia, Gionti Irene, Golino Luisa, Gravante Teresa, Leone Jessica, Lleshi Dorina, Mezzacapo Isabel, Musone Ida, Pianese Alessandra, Quinzone Garofalo Nadia, Riviello Morena, Romanucci Giovanna, Scauzillo Teresa, Sorgente Sara, Trombetta Giusy Flavia, e gli alunni Cognetta Salvatore V G, Budzylo Mykhaylovyck VG, Di Dio Gaetano V D, Tirino Antonello V M, Raucci Ada V M, Madonna Angelo IV M, Iodice Giuseppe IV M, Perrotta Giuseppe IV M, Ruggero Celiento IV M, Tartaro Francesco IV M, Turino Giusy III D, Tartaglione Giovanna III D, Campanile Francesco II Q, Valentino Tommaso IV F, Mancini Domenico V E, hanno lavorato intensamente alla scelta dei testi,interpretando e danzando sulla scena, costruendo la scenografia, curando gli aspetti tecnici e consentendo che pagine di storia si trasformassero in un momento di toccante riflessione che ha coinvolto e commosso tutti.

A commuoverci non è solo il ricordo di eventi drammatici e le domande che tali eventi lasciano nelle coscienze di tutti noi (come dicono i protagonisti in una della scene conclusive), ma il modo in cui i nostri studenti pensano, riflettono, si commuovono, si impegnano e ci offrono la speranza che nelle loro mani ci sia una storia migliore.

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