La procura chiede sette anni per l’ex tesoriere Lusi

di Mena Grimaldi

 Roma. “Ha gestito con opacità i conti del partito”: la procura di Roma chiede per l’ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, sette anni e mezzo di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici e la confisca di beni per 25 milioni e 579 euro.

Il pubblico ministero ha ricostruito le varie fasi dellavicenda nata, a suo dire, “solo grazie alla segnalazione daparte della banca interna al Senato agli organi di controllo di Bankitalia: glianticorpi del partito non hanno funzionato”.

E ancora: “Lusi ha sicuramente non rispettato la norma cheimpone una contabilità ordinata. Un fiume di denaro entra nellaTTT srl, società riconducibile al solo Lusi e impiegata peracquistare immobili (l’attico di via Monserrato, a Roma, unavilla a Genzano, e l’usufrutto di Villa Elena per conto dellanipote, oltre alla ristrutturazione di case a Capistrello)”.

Quanto al partito, secondo il magistrato, il sistema di prelievo di denaro è andato avanti “nell’indifferenza dei politici preoccupati solo dei loroconflitti interni al partito, e di sapere se una fazione prendevapiù soldi di un’altra dal tesoriere. Dal 2009 anche nellaopacità di TTT si verifica un salto di qualità, perché ilnome della società sparisce dall’elenco dei fornitori dellaMargherita e quindi dalle fatture”.

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