“Pensieri di…versi”, concorso di poesia al ‘Jommelli’

di Redazione

 Aversa. Sabato 15 Febbraio si è svolta la seconda edizione delconcorso nazionale di poesia “Pensieri di…versi” nell’Aula Magna dell’Istituto “Jommelli” di Aversa.

Il concorso ha visto tre sezioni rivolte ai poeti in erba, ai giovani poetie aipoeti esperti.Tra le autorità intervenute il vescovo Angelo Spinillo, il vicesindaco Nicla Virgilio e il viceprovveditore agli studi Teresa Petrillo. L’esito prettamente positivo di tale iniziativa è consistito nell’essere in grado di mettere insieme talenti piccoli e meno piccoli, di diverse scuole di ordine e grado.

“Eventi del genere hanno lo scopo di indurre ad un’unione tra tutte le scuole – ha commentato Petrillo – per creare una comunicazione tra ordini e gradi, per la scelta di futuri indirizzi. La poesia può servire per smaterializzare il nostro mondo. Far riemergere l’indole artistica vuol dire ripristinare gli animi”. La dirigente scolastica Rosa Celardo: “Fare poesia significa poter esprimere le proprie emozioni, i sentimenti più nascosti, ascoltare la voce più profonda del nostro essere. Queste ragazze sono i nostri gioielli. Mi complimento anche tantissimo con i nostri docenti per la loro professionalità e per l’amore sviscerato che palesano nei confronti di questo lavoro”.

La professoressa Caterina Zapparata ha presentato l’intero evento con straordinaria disinvoltura, rivolgendosi verso gli alunni in modo davvero singolare, incutendo in loro sicumera e autostima. Particolarmente suggestiva la performance dei ragazzi ‘del settore H’ (portatori di handicap) che si sono esibiti recitando e cantando, con l’aiuto di altri alunni che, in modo del tutto naturale, li invogliavano ad essere protagonisti senza alcuna sorta di timore. Uno spontaneo voler essere per gli altri che sen’altro è stato dettato da una docenza proiettata e proiettante al rispetto verso il prossimo. Un intermezzo artistico ha reso ancor più gioiosa l’atmosfera attraverso la teatralità degli artisti Angelo Iannelli e Lucia Oreto del teatro San Carlino di Napoli, personificando maschere carnevalesche come Pulcinella e Colombina.

Toccante la lettura di una poesia del poeta Luigi Bellotta, assistente amministrativo dell’istituto ‘Jommelli’ e ideatore del concorso stesso. Il suo titolo è ‘Amo il silenzio’: “Per il suono di foglie tremanti d’un prato d’inverno amo il silenzio. Per il fruscio del vento che interseca finestre socchiuse amo il silenzio. Per la gioia di destare interesse alle mie parole mai dette amo il silenzio. Per paura di sbagliare con frasi senza senso amo il silenzio. Certo che il silenzio insegna più di ogni cosa…amo tacere”.

Discrezione, discernimento, ilarità, solidarietà, tutto per un fine puramente etico e didattico. Tra il dire poetico più commovente dei piccoli, è emerso quello di Rossella Natale della scuola elementare ‘Tozzi’ di Frignano: “Credo nell’infinita volontà umana e non mi arrendo. Sono alla ricerca di un mondo migliore”.

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