Carenza di organico al Tribunale di Aversa: se ne discute a Roma

di Nicola Rosselli

 Aversa. Problemi di organico del tribunale di Aversa e della sezione distaccata di Aversa del tribunale di Santa Maria Capua Vetere se ne parlerà a Roma, nel pomeriggio di lunedì.

Il dirigente del ministero di giustizia Luigi Birritteri, responsabile dell’organizzazione degli uffici giudiziari, ha, infatti, raccolto l’invito della presidente del tribunale sammaritano Maria Rosaria Cosentino, contenuto in una lettera nella quale si illustrava la situazione dell’organico degli uffici giudiziari che fanno capo all’ufficio giudiziario sammaritano. Incontro al quale saranno presenti anche il presidente della corte d’appello di Napoli Antonio Bonaiuti, il presidente del tribunale di Napoli Carlo Alemi e il suo omologo del tribunale di Aversa Vincenzo Beatrice, che dovrebbe rimanere al proprio posto quale facente funzione sino a fine mese.

La notizia è stata resa nota dal componente della segreteria nazionale dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura e portavoce del comitato per l’istituzione del tribunale di Napoli Nord ad Aversa l’avvocato Carlo Maria Palmiero, che, nella duplice veste, ha incontrato nella tarda mattinata di ieri la responsabile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere soprattutto per verificare se rispondessero al vero le voci che danno per certa dal primo marzo prossimo la chiusura forzata della sezione distaccata di Aversa del tribunale sammaritano con un solo presidio di accettazione atti ultimo giorno a seguito del passaggio di molti addetti alla cancelleria al tribunale di Aversa.

Nel corsi dell’incontro la presidente ha evidenziato che la sezione distaccata di Aversa del tribunale sammaritano (ospitata anch’essa presso il Castello Aragonese, che gestisce i procedimenti pendenti sino al 13 settembre dello scorso anno) in rapporto al carico di lavoro e per i numeri espressi possa essere considerato un piccolo rispettabile tribunale con grandi difficoltà. Nelle intenzioni di Birritteril’incontro dovrebbe servire per poter trovare soluzioni anche compensative utili alla soluzione del problema.

Da parte sua la presidente Cosentino, sempre nel corso dell’incontro, si sarebbe detta fiduciosa del fatto che prevarrà il buon senso e che, nonostante il personale sia insufficiente ovunque, si troverà una soluzione che riesca a soddisfare i diversi bisogni.

Una situazione quella della sezione distaccata di Aversa del tribunale di Santa Maria Capua Vetere simile a quelle delle sezioni distaccate (anch’esse operanti solo per il pendente a settembre 2013) del tribunale di Napoli. L’invio ad Aversa di 27 unità amministrative, infatti, se da un lato favorisce l’ufficio aversano, dall’altro toglie personale alle ex sezioni distaccate dei due tribunali contigui.

Gli uffici giudiziari ospitati nel Castello Aragonese meritano tutta l’attenzione possibile considerato che il nuovo tribunale di Aversa si candida ad essere il tribunale con un carico di procedimenti (penali e civili) tra i più alti d’Italia.

Questi, al momento, i suoi numeri: competenza su 38 comuni divisi a metà tra l’Agro Aversano e l’hinterland settentrionale partenopeo. Partito a «carico zero», dopo esattamente cinque mesi (era il 13 settembre 2013) i reati penali (a carico di persone note) iscritti presso l’ufficio della Procura di Aversa sono stati circa 7.500 al 31 gennaio.

L’organico prevede un presidente, che dovrebbe uscire dal plenum del Csm il prossimo 19 febbraio, 7 presidenti di sezione giudicanti e 72 giudici. Per l’ufficio della Procura è previsto un Procuratore capo, già nominato nella persona di Francesco Greco, 2 procuratori aggiunti e 27 sostituti procuratori. Ad oggi, sono solo 17 i giudici in forza all’ufficio rispetto al numero minimo di magistrati in organico (23 unità) che erano stati previsti alla sua apertura.

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