Puc, Sorvillo: “Una ‘pazziella’ gia’ costataci 300mila euro”

di Redazione

 Orta di Atella. L’associazione Libera Ats, attraverso il presidente Salvatore Sorvillo, esprime il proprio punto di vista sulla lettera aperta da parte del sindaco alla popolazione ortese relativamente al nuovo Puc in adozione.

Sorvillo commenta: “Purtroppo per lui si rende necessaria una risposta chiara su quanto accaduto. In primo luogo, si chiede al sindaco come mai, solo oggi si ricorda di informare la cittadinanza di quanto è accaduto, dato che la nota a sua firma è stata trasmessa in provincia in data 18/12/2013 (prot. 15442). Inoltre, sembra strano, anzi improprio, che il Puc sia stato adottato e trasmesso dall’organo competente, ovvero la giunta municipale, ed invece il soggetto che ne richiede il ritiro, il congelamento, sia il sindaco. Con tutto il rispetto per la figura istituzionale, tuttavia mi sembra che occorrerebbe quanto meno un atto dell’organo competente, cioè la giunta, per sospendere l’efficacia di un atto che ella stessa ha prodotto. Si spiega con una sola motivazione: la mamma degli imbecilli è sempre l’ultima a sapere che è incinta. Oppure, prima si fa iò che gli altri non sono tenuti a sapere, e poi si provvede ad informare gli inferiori, i sottoposti.

Ora, invece, analizziamo la questione sotto il profilo tecnico. Come mai ci sono voluti tre anni di studio, con tanto di convegni, e tavole rotonde, un incarico a tre saggi e super tecnici con l’ausilio di un avvocato, nonché un pool di tecnici a supporto, per produrre un atto che non è stato nemmeno valutato dall’organo competente? Anzi, si è provveduto a nominare il nucleo di valutazione sulle osservazioni prodotte, per giungere alla considerazione, emessa da un terzo soggetto, che la proroga data dalla norma consente di fermare l’iter procedurale. Ma gli altri comuni che già hanno avuto un Puc approvato, forse hanno sbagliato? O forse hanno bisogno della consulenza del comune di Orta di Atella per produrre gli effetti collaterali?

Egregio Sindaco, la sua ‘pazziella’ ci è costata circa 300.000 euro già liquidati, speriamo che le migliorie avvengano a costo zero. Certo che ad Orta di Atella la carta igienica costa molto cara, se il sindaco vuole un indirizzo per fare un buon acquisto siamo qui. Un’altra sconcertante inesattezza riguarda il termine di adozione del 2015 coincidente con il termine della consiliatura. Qui vorremmo sapere se le elezioni politiche si terranno, o si spera in una legge elettorale per il tacito rinnovo del Consiglio comunale. In ogni caso, crediamo, visto che sia i tecnici redattori del piano sia tutti i collaterali, già sono stati liquidati, che le migliorie vengano effettuate a costo zero, non vorremmo avere ragione sulla questione dei capannoni di Gricignano in tempo di guerra, equiparata al comune di Orta di Atella. Qui si danno incarichi si pagano le parcelle e degli atti prodotti non si fa nulla anzi li si conservano in bacheca.

Ritornando alla questione degli errori non voluti ma creati, stiamo facendo una sorta di indagine approfondita sulle quelle strade, considerate abusive, ovvero su quelle zone che si attestano e dichiarano abusive, ovvero se su dette strade il Comune ha speso un euro per manutenzione, qual si voglia, asfalto, pubblica illuminazione, acqua, etc etc. Allora si sono spesi soldi pubblici su aree private e quindi vi è distrazione di fondi pubblici. Chi dovrà pagare tale ammanco di cassa? Se le strade sono considerate pubbliche la lottizzazione abusiva è stata accettata dal comune? Quindi, l’impegno a realizzare gli standard urbanistici da Prg dove è finito ed i soldi incassati per gli oneri che dovevano servire agli standard come sono stati impiegati?

Ma di tutto ciò già ne abbiamo in precedenza discusso e sviscerato le problematiche, ci interessa semmai capire se vedremo mai uno standard realizzato su un terreno espropriato per pubblica utilità. Crediamo, forse, che si poteva chiedere per Orta un condono speciale, magari era più semplice, sia sotto il profilo urbanistico che penale. Forse nella fretta di dotarci di uno strumento urbanistico utile a riqualificare il territorio, e a chiudere vicende personali, si sono tralasciate molte cose importanti, e si è pensato a dare il famoso fumo negli occhi. Ora vogliamo sapere fino a quando dovremmo permettere che il territorio di Orta venga martoriato e gestito da chi tenta di tutto tranne che rendere la vita sociale migliore, e inganna la popolazione.

Certamente al prossimo Consiglio comunale saremo etichettati come coloro i quali creano solo allarmismi, accusano di speculazione e vilipendio, ma certamente non abbiamo palazzi, terreni e/o proventi da anni di speculazioni edilizie sul territorio, abbiamo solo una cosa che ci preme ristabilire ad Orta di Atella: la dignità degli uomini e del paese. Attendiamo fiduciosi, nella riposta del popolo ortese che non si farà attendere”.

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