Mensa, le mamme: “Il Comune è intervenuto solo dopo 80 giorni”

di Redazione

 Cesa. “Sono serviti circa 80 giorni ed una vibrante protesta da parte della commissione mensa e di una ventina di genitori per indurre il comune di Cesa a contestare formalmente il mancato rispetto delle grammature da parte da parte della ditta che svolge il servizio di refezione”.

Così le mamme della commissione mensa, Paola Verde, Ernesta Marino, Assunta Bove, Carmela Oliva, esordiscono nel replicare al sindaco Cesario Liguori, che ha respinto le accuse riguardanti il presunto disinteressamento dell’amministrazione comunale su alcune problematiche che riguardano il servizio di refezione nelle scuole cittadine.

“Dall’insediamento della commissione mensa, cioè dal 7 novembre scorso, – ribattono le mamme – i genitori che formano questo organismo hanno effettuato sopralluoghi quasi quotidiani, verifiche, compilato le schede di segnalazione e sin dall’inizio è stato segnalato il mancato rispetto delle grammature. Questa problematica è stata rilevata anche nell’ultimo verbale della commissione mensa, cui era presente il rappresentante della ditta. La lettera di formale contestazione inviata dal Comune alla ditta si è avuta solo dopo, si ribadisce, 80 giorni e solo dopo un incontro al Comune dove ci eravamo recati, stanchi dello stato delle cose, per protestare. Quindi chi ha partecipato all’incontro col sindaco sa cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto”.

Le mamme, tra l’altro, segnalano che “nel regolamento che disciplina il funzionamento della commissione mensa non è scritto da nessuna parte che, per contestare il mancato rispetto delle grammature, occorre il contradditorio delle parti. Per cui il Comune di Cesa, a sua disposizione, ha già tutti gli atti prodotti dalla commissione mensa in questi 80 giorni per chiedere il rispetto del capitolato ed applicare le dovute sanzioni”.

E per quanto riguarda il menù, le componenti dell’organo di controllo segnalano che anche venerdì 31 gennaio, “sono stati dati sempre 3 bastoncini, invece dei 5 previsti, ai bambini, a dimostrazione del fatto che la lettera di contestazione non ha prodotto alcun effetto”.

“Suggeriamo all’amministrazione comunale – concludono le mamme – così solerte nel rispondere alle legittime critiche dei cittadini, di utilizzare la stessa celerità per risolvere questo problema”.

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