Il naufragio del Titanic di scena al Teatro Civico 14

di Redazione

 CASERTA. Al Teatro Civico 14 di vicolo della Ratta, a Caserta, andrà in scena sabato 23 novembre, alle 21, e domenica 24, alle 19, “Il sole di notte”, spettacolo di Ramona Tripodi liberamente tratto da “La fine del Titanic” di H.M. Enzensberger.

Il Titanic, emblema del progresso tecnologico frutto dell’ottimismo positivista e abbattuto dalla forza inarrestabile della natura, riemerge dalle profondità marine per raccontare frammenti sommersi di vite spezzate. In scena c’è “Il Sole di Notte” presentato da Inbilico Teatro in co-produzione con Il Pozzo e il Pendolo.

Scritto diretto e interpretato da Ramona Tripodi, in scena al fianco di Raffaele Ausiello,Giulio Barbato,Rosalba Di Girolamo, lo spettacolo si ispira liberamente a “La fine del Titanic” poema di H.M. Enzensberger, tra i maggiori poeti, saggisti e scrittori tedeschi dal dopoguerra ad oggi.

Dedicata al più celebre naufragio della storia, più volte ripreso da letteratura e cinema, la rappresentazione ha concesso a Ramona Tripodi di vincere il premio Landieri 2013 per il teatro d’impegno civile nella sezione “miglior giovane attrice” con la seguente motivazione: «Per la sua eccellente interpretazione nello spettacolo “Il sole di notte”, per essere calamita nel confronti dello spettatore. Per “Il sole di notte” dove ha diretto un magnifico coro di artisti. Un premio per un progetto ben riuscito per uno spettacolo che merita di essere visto».

A firmare il disegno luci Cesare Accetta, celebre fotografo e light designer che nel corso della sua attività ha colto alcuni dei momenti più significativi della storia del teatro e del cinema contemporanei, collaborando con il Teatro Instabile di Napoli e in seguito con altri gruppi dell’avanguardia, soprattutto napoletana, come il Falso Movimento di Mario Martone e il Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller.

Un capitano che non c’è. Una suora che non abita più dentro la propria vita. Un italiano che ce l’ha fatta: il proprietario del lussuoso ristorante di prima classe a bordo del Titanic, così abile nel fare fortuna quanto fragile e violento dinnanzi all’abbagliante luccichio dell’amore. Lo accompagna la sua signora a cui non sa dire ti amo e da cui, tuttavia, non riesce a separarsi. E poi c’è il primo ufficiale Arturo, che porta il nome della prima stella del mattino.

Un girotondo di anime, forse di spettri danzanti sull’orlo di un baratro dove ricordi e sogni esistono ed insistono in unico tempo. Loro dal Titanic non scenderanno mai. Loro resteranno lì. Nel buio della profondità del mare dove la luce non arriva. Il tempo li avvolge scorrendo liquido come acqua che tutto ingoia, spingendo le loro vite, inermi e nude, nell’indistinto più profondo. Il quel luogo le speranze volano violente come farfalle nella mente, picchiandola.

Ed il buio, dal quale diventa impossibile scappare, diviene accecante. Se solo avessero riconosciuto la vita al suo bivio, avrebbero potuto scegliere che genere di persone essere. Ma adesso, per loro, l’acqua non può che bruciare. Ed è qui che inizia il Sole di Notte.

“C’è una stazione di servizio dell’anima – si legge nelle note – un piccolo vuoto nel fondo profondo dell’oceano delle nostre emozioni. Un purgatorio d’anime sospese. Incagliate. Nel tempo tra “l’ora ed il quando” abitano giorni sempre uguali lontani da ogni calendario. Il Sole di Notte viene per loro”.

Info e prenotazioni: 0823.441399 – info@teatrocivico14.it

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