Piano triennale, Della Valle: “Tanti errori e profili di illegittimita’”

di Redazione

 AVERSA. Nel Bilancio che il Consiglio ha approvato ci sono non solo tanti errori politici ma anche evidenti errori amministrativi.

Nel piano triennale delle opere pubbliche, ad esempio, a mio modestissimo parere, ci sono anche profili di illegittimità.L’ho fatto notare durante i miei interventi ed ho consegnato agli atti ufficialmente una relazione. Credo che sia illegittimo almeno per alcune ragioni:

Il programma triennale delle opere pubbliche, gli elenchi annuali dei lavori e le due integrazioni apportate successivamente non sono stati redatti sulla base degli schemi tipo previsti dal decreto del Ministero delle infrastrutture emanato l’11/11/2011.
Pur richiamato il decreto, le sue procedure e i suoi allegati, nella delibera di giunta, la numero 87 del 15/3/2013, con cui fu approvato il piano, poi non ci si è attenuti a quanto dallo stresso prescritto e a ciò che si citava nel corpo della delibera. Infatti, con le delibere citate non sono state approvate le cinque schede previste dal decreto.

Il comma 11 dell’articolo 128 del Codice degli Appalti (decreto legislativo 163/2006) impone agli Enti di “adottare il programma triennale e gli elenchi annuali dei lavori sulla base degli schemi tipo, che sono definiti di volta in volta con decreto del ministro delle infrastrutture”.

Oggi quindi, è in vigore il decreto richiamato in precedenza ed è facile verificare su internet come tutti i Comuni in Italia approvino il loro piano triennale sulle schede approvate ed emanate con il provvedimento.

Tutto il piano triennale approvato a marzo dalla giunta e presentato in Consiglio comunale, invece, è stato stilato su una sola scheda che, tra l’altro, non rispecchia nessuna di quelle previste dal predetto provvedimento. Il rispetto di questa norma non è solo una questione di forma ma anche di sostanza. Le cinque schede sono state concepite per dare delle informazioni fondamentali al Consiglio per giudicare tutto il piano.

In questa annualità 2013 è stato inserito il progetto “Sistemazione a verde attrezzato dell’area standard di Via Rossa”. Dal piano regolatore detta area è retinata come zona “G” con destinazione “IB”. Inutile ricordare che il piano triennale deve essere conforme al Prg. L’articolo 128 del Codice degli Appalti, al comma 8, recita che “i progetti dei lavori degli enti locali ricompresi nell’elenco annuale devono essere conformi agli strumenti urbanistici vigenti o adottati”. Quel suolo è retinato come zona G destinato alla realizzazione delle opere per l’istruzione di base e dell’obbligo (appunto IB). Chi ha dato il parere di conformità del Piano che ci state presentando al Prg vigente? l’assenza dell’Opera Pubblica di piazza S. Anna legata alla questione ctp, che sebbene finanziata da un privato doveva essere inclusa nel Piano Triennale poiché l’importo dei lavori e superiore ai 100mila euro, come stabilito dall’articolo 128 del Codice degli Appalti e da altre norme.

Per la caserma dei Carabinieri, prevista al punto 32 del piano, annualità 2014, non è riportata la localizzazione dell’intervento. L’articolo 3, comma 1, del decreto del ministero delle infrastrutture citato all’inizio specifica che “nel programma triennale, ovvero nei suoi aggiornamenti sono riportati gli elementi richiesti nella scheda 2, in cui sono indicati la localizzazione dell’intervento, la stima dei costi, la tipologia e la categoria recate nelle tabelle 1 e 2 allegate ”.

Su questo ho poi un piccolo sospetto, che resterà tale, perché non è stata rispettata la norma richiamata e, quindi, non è stata data la possibilità al Consiglio di conoscere tutti i dati che doveva sapere per legge. Infatti, il suolo che la città di Aversa deve concedere per la realizzazione della caserma, a quanto mi risulta, è sempre stato lo standard di via Rossa. Del resto non ci sono molti altri standard idonei per quest’opera.

Con l’approvazione di questo piano tale certezza è venuta meno poiché in questa stessa annualità su quell’area si realizzerà una villetta con un importo di 370mila euro. Ora resta da capire dove hanno pensato di concedere il suolo e quando lo diranno al Consiglio.

Gino Della Valle, consigliere comunale Pdl
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