Monaco: “Via anche l’Agenzia delle Entrate”

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Incredibile ma vero! Il Ministero dell’Economia ha disposto la chiusura dell’Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Santa Maria Capua Vetere a far data dal 1 gennaio 2014.

Non è bastato perdere il Conservatorio! A nulla è servito perdere i presidi sanitari con tutte le scuole di formazione ad essi collegati! E nessun effetto ha sortito l’accorpamento degli istituti scolastici del nostro territorio che, di fatto, ha cancellato lo storico Liceo Classico ‘CneoNevio’ e la scuola elementare ‘Principe di Piemonte’. Oggi apprendiamo basiti, che perfino gli uffici finanziari stanno lasciando questa città.

A partire dal prossimo anno il territorio comunale vedrà drasticamente diminuire la presenza dei tanti professionisti (avvocati, dottori commercialisti, insegnanti e Magistrati).

E con loro se ne va parte del nostro patrimonio, della nostra storia e della nostra cultura. Al loro posto, è cosa oramai certa, il Centro per l’Immigrazione all’interno della Caserma Andolfato a significare la considerazione che ha la nostra città nel panorama nazionale. Una città che è diventata improvvisamente violenta dove le volanti dei Carabinieri e le stesse Ambulanze la percorrono quotidianamente senza soluzione di continuità. Il suono delle loro sirene è diventato così usuale che nessun cittadino ci fa più caso.

Una situazione paradossale: la città che veniva considerata un tempo come un’isola felice all’interno dell’intera provincia casertana è oggi sinonimo di illegalità e di degrado. La crisi economica, laspendingreview, la flessione del Pil e del mondo del lavoro da soli non bastano a giustificare le gravissime conseguenze che si stanno abbattendo sulla cittadinanza sammaritana; è innegabile la responsabilità dell’attuale classe politica che in questi pochi mesi di vita ha assistito praticamente inerte alla profonda devastazione che ha subito la nostra città.

Un’amministrazione senza alcun colore politico che si è dedicata esclusivamente al settore urbanistico per realizzare 430 appartamenti nell’ex Tabacchificio; che ha accettato passivamente le canne fumarie all’interno dell’Anfiteatro; che ha visto svanire tutti i progetti di ripresa turistica ed economica; che ha come unico interesse l’incremento del numero degli assessori in barba ai tanti sacrifici che sta sopportando tutto il resto della comunità.

Dopo 2 anni e mesi didisamministrazionepossiamo affermare senza ombra di dubbio che non esiste, né è mai esistitoun programmaper la città; si campa alla giornata senza avere alcun riferimento di rilievo nel panorama politico nazionale. La situazione è gravissima.

Ci rimane da difendere quel che resta di un Tribunale che è sceso dal 6° al 35° posto nella graduatoria nazionale e le due facoltà universitarie la cui sopravvivenza è vitale per garantire il futuro delle nostrestesse generazioni.

Ed è arrivato probabilmente il momento che finalmente la popolazione cominci a far sentire il proprio dissenso nei confronti di una classe politica che ha disatteso tutte le promesse elettorali portando la città sull’orlo del baratro.

Fabio Monaco – coordinatore cittadino Udc e consigliere comunale

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