Falde acquifere inquinate, Tenneriello e Bove lanciano allarme

di Redazione

 MADDALONI. Si scava ovunque alla ricerca di rifiuti pericolosi, fatta eccezione per Maddaloni dove tutto appare tranquillo nonostante i danni invisibili delle discariche pericolose.

Masseria Monti, Foro Boario e Lo Uttaro continuano ad inquinare le falde acquifere, mentre l’aria che respiriamo ed i cibi che mangiamo non sono da considerare meno pericolosi dei siti insalubri. Oramai è chiaro che criminali senza scrupoli hanno irrimediabilmente deturpato vaste aree del territorio.
In città oramai non vi è famiglia che non abbia un membro colpito da patologia che, direttamente o indirettamente, sia riconducibile all’ambiente. Basti considerare l’incremento e la diffusione di patologie cardiovascolari, tumorali e di tipo immunologico in vaste aree della popolazione ed il dramma è ancora maggiore quando simili patologie si manifestano nei bambini.
Secondo uno studio dell’Istituto Nazionale per i tumori “Pascale” di Napoli, negli ultimi venti anni “in provincia di Napoli si sono avuti incrementi percentuali del tasso di mortalità per tumore del47%tra gli uomini e del40%tra le donne, incrementi che sono stati rispettivamente del 28,4% e del 32,7% anche in provincia di Caserta”.
E’ inutile ricordare quanto pericolosi siano per la salute e l’ambiente i rifiuti ammassati nelle discariche tanto da spingere l’Arpac e l’Asl a richiedere la messa in sicurezza delle stesse e la rimozione immediata dei rifiuti. Purtroppo Maddaloni non è solo Foro Boario o masseria Monti ma anche Lo Uttaro, discarica Migliore – Carolina (circa 2 milioni mc di rifiuti interrati), o la discarica Ecologica Meridionale (circa 2 milioni mc) o la discarica Commissario di Governo del 1996 (circa 800 mila mc).
Maddaloni è anche industrie insalubri ad alto impatto ambientale dove recenti rilevazioni da parte della Facoltà di Biologia delle Sun hanno evidenziato livelli elevati di PM 10. Maddaloni è anche turbogas, che, nonostante una delibera del precedente Consiglio Comunale, che ne chiede la dismissione e la bonifica continua a funzionare indisturbata.
Maddaloni è anche termovalorizzatore che come è noto è stato edificato alle porte della città. Maddaloni è anche elettrodotto. Le responsabilità in questo scempio ambientale sono tante. Per anni una classe politica cieca e sorda ai bisogni del territorio ed in nome di un presunto sviluppo economico,troppo spesso ha omesso o trascurato il controllo del territorio.
Iroghi continuano indisturbati e finora, nonostante manifestazioni e proteste, nulla è cambiato. L’aria molto spesso nelle ore serali e notturne diventa irrespirabile e chi deve decidere si è affidato finora solo a proclami, agli incontri in Regione e alle foto ricordo. Ed intanto dallo Scalo Merci di Maddaloni nei prossimi 18 mesi partiranno per l’Austria 90 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalle discariche di Giugliano e Tufino senza che alcun beneficio o ristoro sia stato concesso alla città in spregio alle leggi e regolamenti regionali. E intanto alla manifestazione organizzata dalla comunità ecclesiale e dal comitato “terra dei fuochi” hanno sfilato tanti esponenti politici tra cui alcuni che amministrano da anni la città per cui hanno avvalorato ed approvato tante scelte scellerate in danno del territorio e della salute dei cittadini e che hanno la pretesa di dichiararsi immuni da ogni responsabilità.
La coscienza non si lava sfilando, ma mettendo in campo atti concreti che dovranno tutelare il territorio e la salute dei cittadini e non il “solito” potente di turno o l’imprenditore della munnezza a portata di mano. I prossimi atti ci diranno se coloro che hanno sfilato lo hanno fatto perché colti da improvviso e nuovo senso civico o si è trattato della solita passerella alla ricerca di visibilità e consenso.
Dott. Angelo Tenneriello
Prof. Elio Bove
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