Traffico internazionale di droga, 71 arresti. A Pescara la “centrale”

di Antonio Taglialatela
 L’AQUILA. 71
persone sono state arrestate dai carabinieri del Ros, nell’ambito dell’operazione
“Ellenika”, compiuta tra Italia, Albania, Bosnia e Kosovo.

Associazione per
delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti è l’accusa
formulata dalla Direzione distrettuale antimafia de L’Aquila. Smantellate tre organizzazioni
criminali ramificate in diversi paesi e regioni che trafficavano centinaia di
chili di droga, come dimostrano i sequestri, finora effettuati, di due quintali
di eroina e cinque di marijuana, destinati ad una frangia del sodalizio
criminale in Abruzzo che l’avrebbe poi smerciata sul mercato locale, oltre che
nelle Marche e nella Puglia.

Le indagini, rientrate in un progetto europeo di
contrasto alla criminalità balcanica, sono state supportate dall’Europol e dalla
Dcsa, in collaborazione con le polizie dei Paesi coinvolti. Si tratta, secondo
gli investigatori, del più grande traffico di eroina in Europa degli ultimi
anni, smantellato dopo otto anni di attività investigativa. Secondo quanto
emerso, la centrale di raccolta della droga si trova a Pescara, nel quartiere
Rancitelli.

Tre le organizzazioni che operavano sull’asse Albania-Kosovo-Bosnia
ed Erzegovina-Croazia-Slovenia-Italia. C’era “il gruppo degli albanesi”, dedito
all’importazione ed alla vendita all’ingrosso di ingentissimi quantitativi di
eroina, composto quasi esclusivamente da albanesi, con base in Albania e Kosovo
e con referenti e cellule in diverse piazze italiane; il “gruppo dei corrieri”
che si occupava del trasporto internazionale di eroina, con base in Bosnia ed
operante fino in Italia; e il “gruppo Gargivolo” che trafficava ingenti
quantitativi di eroina e altre sostanze stupefacenti, operante a Pescara e
comuni limitrofi.

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