Mcs, Adele chiede aiuto per cure all’estero

di Stefania Arpaia

Adele IavazzoAVERSA. È un vero e proprio calvario quello che sta affrontando Adele Iavazzo, 33 anni, di Aversa, affetta da Mcs, sensibilità chimica multipla: sindrome immuno-tossica infiammatoria che porta alla perdita della capacità di tollerare le sostanze chimiche, provocando il deterioramento degli organi.

La Sensibilità Chimica Multipla è una delle malattie più gravi conosciute al mondo perché implica una invalidità totale che porta all’isolamento fisico e impedisce qualsiasi forma di vita sociale. Adele ha improvvisamente visto cambiare la propria vita quando nel 2005 ha avuto i primi sintomi della malattia: vertigini, dolori muscolari, scompensi alla tiroide, tremori; ha visto la propria esistenza scivolarle dalle mani, non avendone più alcun controllo.

Dopo aver assunto antidepressivi per più di un anno perchè secondo i medici il suo era un problema esclusivamente psicologico, Adele scopre di essere affetta da Mcs solo nel 2011 grazie ad un professore di Roma, Giuseppe Genovesi, specialista e studioso di molti casi di Mcs in Italia.

Ma la mancanza di cure appropriate per anni ha aggravato le sue condizioni di salute a tal punto da non permetterle di uscire di casa, rendendola intollerante a sostanze tossiche come detersivi, deodoranti, fumo di sigarette, profumi, ma anche ai mobili, ai divani, all’arredamento della propria casa e ai propri vestiti, costringendola a mangiare solo quattro alimenti, gli unici che non le provocano alcuna reazione allergica, e a vivere nel soggiorno sgomberato dall’arredo.

Il suo è un vero e proprio isolamento perchè il contatto con i profumi delle persone le provocano reazioni allergiche tali da poterla condurre ad uno shock anafilattico; le porte e le finestre sono sempre serrate perchè l’odore del bucato dei vicini, il profumo del detersivo utilizzato per pulire le scale del condominio, lo smog, le provocano crisi respiratorie.

È passata dall’avere una vita normale all’avere una vita “invivibile”. Ulteriore beffa è il mancato riconoscimento della malattia in Italia, che non la aiuta neppure con le spese mediche. Ma la forza di Adele è tanta ed è la speranza che le permette ancora di combattere, la speranza di potersi recare in un centro a Dallas, specifico per l’Mcs, dove medici competenti potrebbero aiutarla ad avere dei miglioramenti. La situazione è complessa sia per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio, a causa delle precarie condizioni di salute, ma anche per la permanenza e le cure nel centro dove si richiedono spese ingenti.

È proprio per risolvere questi problemi, economici ed organizzativi, che chiediamo aiuto a tutti coloro che vogliano aiutarla e sostenerla, per permetterle di tornare ad avere, per quanto possa essere possibile, una vita “normale”, per permetterle di tornare ad abbracciare le persone care. In molti negozi di Aversa sono stati distribuiti dei salvadanai per chi volesse fare delle donazioni, perchè tanti piccoli gesti possono fare la differenza.

Per ulteriori donazioni tre sono le modalità:

C/C 6612 Banca Credem (Credito Emiliano) Agenzia 487 – Piazza Municipio, Aversa (Caserta)

C/C intestato ad Iavazzo Adele Iban: IT84 H030 3274 7900 1000 0006 612 Causale: “Una speranza per Adele”

Postepay: 4023 6005 7385 6616 (Adele Iavazzo, codice fiscale: VZZ DLA 79C41 A512P)

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