Ciaramella: “Tribunale? Un colpo di fortuna, come fu per me la Metro”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Nicola, in questo momento voglio stare in pace, lasciamo perdere”. E’ stata questa la prima risposta che Mimmo Ciaramella, il sindaco che ha guidato la nostra città per dieci anni, dal 2002 al 2012, …

… mi ha dato, cercando di liquidare la mia richiesta di un’intervista su un tema specifico: quante delle cose che il suo successore Giuseppe Sagliocco dice di aver fatto in questi 16 mesi sono frutto, invece, dei progetti varati dall’amministrazione che lui ha guidato, appunto per ben dieci anni. “Ma Mimmo, – gli abbiamo replicato – allora ha ragione Sagliocco quando afferma che l’unica opposizione politica la sta facendo il sottoscritto. Lui confonde l’impegno civile con gli attacchi alla sua persona, ma voi continuate ad essere assenti. Chi dovrà difendere la vostra dignità e il vostro impegno?”.

Allora, pungolato, sempre facendomi promettere che non sarei andato oltre, Ciaramella si è lasciato scappare una battuta: “L’unica cosa che ho notato è che, oltre ad elencare una moltitudine di nostri progetti, da noi documentati e seguiti, leggo tanto si farà, si farà, si farà. Il tribunale? Un colpo di fortuna come per me lo era stata la metropolitana, ma io non ho fatto la metropolitana, come lui non ha fatto il tribunale”.

Poi si ferma e non va oltre. Un silenzio che è forse il prezzo di qualche promessa che gli è stata fatta? Non lo sappiamo. Alcuni ipotizzano che Ciaramella potrebbe ricandidarsi il prossimo anno a sindaco con Sagliocco che entrerà, nuovamente, in consiglio regionale. Il tutto sotto l’egida del presidente del consiglio regionale Paolo Romano che, oramai, avrebbe tutto il centro destra aversano sotto il suo diretto controllo. Ipotesi che lasciano il tempo che trovano. Quello che oggi vogliamo cercare di capire è: cosa è stato effettivamente fatto per la nostra città in questo anno e mezzo di amministrazione?

“Leggendo quel lunghissimo elenco – ha dichiarato Michele Galluccio, uno che certamente non era tanto amico a Ciaramella – m i è venuto da ridere. Non è possibile che Sagliocco si sia ‘impossessato’ anche di cose che aveva avversato quando c’eravamo noi in amministrazione. Vuoi vedere che è stato fulminato sulla via di Damasco?”.

No, Sagliocco non è nulla di tutto quanto si pensa. Sagliocco, sebbene abbia un modo di fare il sindaco uguale a quando lo faceva a Trentola Ducenta venti anni fa, è un politico di razza. Uno di quei democristiani dei quali si è perso lo stampino. Ha una “capa tosta” che lo porta ad andare avanti a carrarmato. Una virtù che, unita al difetto di avere, come lui stesso riconosce, un caratteraccio, ci regala la persona che gli aversani hanno votato quale loro sindaco.

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