Operazione antimafia in Lombardia, arrestata anche la figlia di Vittorio Mangano

di Mena Grimaldi
 MILANO. La
squadra mobile ha eseguito una vasta operazione all’alba di martedì, coordinata
da Dda, nei confronti di presunta organizzazione mafiosa attiva in Lombardia e
ritenuta emanazione diretta di Cosa nostra.

Le indagini hanno individuato una
complessa rete di società cooperative che hanno gestito ingenti somme di denaro
che sarebbe servito a garantire la latitanza di esponenti di Cosa Nostra e a
operare nuovi investimenti imprenditoriali in Lombardia.

Le accuse
ipotizzate vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso e
l’estorsione, alle false fatturazioni, il favoreggiamento e l’impiego di
manodopera clandestina.

Tra gli arrestati ci sono anche il genero e la figlia
di Vittorio Mangano, e uno dei suoi
principali uomini di fiducia: Cinzia
Mangano
, figlia di Vittorio, e il genero di lui, Enrico Di Grusa.

Tra gli arresti anche Giuseppe Porto, ritenuto il
suo uomo di fiducia a Milano. Vittorio Mangano era uno degli uomini di spicco
di Cosa Nostra a Milano negli anni Settanta e Paolo Borsellino, che indagava su di lui, pensava fosse una sorta
di chiave del riciclaggio di denaro sporco in Lombardia.

Scomparso nel 2000 era
noto come lo stalliere di Arcore, data l’attività che svolse presso la villa
brianzola di Silvio Berlusconi.

I
provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal gip del Tribunale di
Milano, Stefania Donadeo, su
richiesta del sostituto procuratore della Dda Marcello Tatangelo. Nell’ordinanza si parla di “mafia
imprenditoriale”.

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