Letta: “La stabilità prevarrà”, ma niente accordo su ddl

di Mena Grimaldi
 ROMA. “Sto
cercando di fare del mio meglio, ma gestire una grande coalizione non è facile”.
E’ quanto afferma il premier Enrico
Letta
che però si dice “convinto che la stabilità prevarrà”.

Intanto,
però, sul ddl che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti la maggioranza
si spacca. E mentre il relatore del ddl, Emanuele
Fiano
(Pd), ammette che “non c’è l’accordo”, ilM5Sfa sapere via
Facebook, chepresenterà una propria proposta di legge “alternativa a
quella del governo, dove prevediamo solo le donazioni dei privati ai partiti
con un massimale annuo di 5.000 euro”.

Il provvedimento ora andrà mercoledì in
aula alla Camera come previsto ma senza che venga terminato l’esame in
commissione Affari costituzionali.

In ballo c’è la questione deltetto
alle donazioni dei privati, fissato a 100 mila nell’emendamento presentato dai
democratici su cui il Pdl è contrario, e la richiesta del partito di Silvio Berlusconi didepenalizzare
violazioni delle regole sul finanziamento pubblico.

“I relatori hanno spiegato
che non sono in grado di fornire i pareri sugli emendamenti ancora da
esaminare, quindi andiamo in aula con il testo del governo così come è stato
emendato sino ad ora”, ha annunciato il presidente Francesco Paolo Sisto
alla commissione.

A favore della proposta di Sisto hanno votato Pd, Pdl e Sc
mentre M5S, Lega e Sel si sono astenuti. Più chiaramente il presidente ha
spiegato che ci sono ”dissensi all’interno della maggioranzaed è
impossibile portare avanti in commissione un provvedimento condiviso”.

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