Risse tra extracomunitari in centro: sindaco chiude negozi

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. Litigi, risse, urla, lanci di bottiglie, sosta selvaggia di autovetture in pessime condizioni e “urinatoio all’aperto”.

Questo lo scenario che, oramai da tempo, si presenta in quelle che una volta erano la tranquillissime via Casolla e via Sant’Antonio Abate, nel pieno centro urbano di Gricignano. Protagonista un nutrito gruppo di cittadini extracomunitari, originari del continente africano, che si ritrovano quotidianamente davanti ai due negozi di alimenti e bevande, gestiti di fatto da altri immigrati.

Dai rapporti della polizia municipale e i ripetuti interventi delle forze dell’ordine, ad ogni ora del giorno e della notte, proprio all’altezza di quei negozi, oltre chedalle segnalazioni di alcuni residenti della strada situata nel pieno centro urbano, l’amministrazione comunale ha rilevato quella che definisce “una situazione continua di compromissione delle comuni regole di vita civile, causate da comportamenti recanti offesa alla pubblica decenza, tali da minare le condizioni di vivibilità, la coesione sociale tra persone di diverse etnie, il peggioramento della qualità urbana e le continue minacce all’incolumità pubblica e alla sicurezza urbana”.

Un contesto determinato dagli avventori del negozio, i quali, molto spesso in stato di ebbrezza, con l’utilizzo improprio di bottiglie di vetro e altre improvvisate “armi”,i posti frequentati, tra l’altro, anche da bambini, hanno già arrecato danni, che potrebbero essere talvolta irreversibili, a persone, cose a loro appartenenti, al patrimonio pubblico e all’ambiente circostante. Una vera e propria “aggressione” alla popolazione residente, ormai limitata nella propria libertà.

Ecco perché il sindaco Andrea Moretti ha ordinato, attraverso apposito provvedimento, la chiusura delle due attività commerciale per un periodo di trenta giorni al fine di ristabilire le condizioni di sicurezza e decoro delle zone interessate.

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