Roghi tossici al quartiere Petrarelle: Ursomando chiede intervento del sindaco

di Redazione

Edgardo UrsomandoCASERTA. “Caserta è una delle città che rientra nella classifica dei comuni più inquinati della provincia? Sembrerebbe che la black list che è stata pubblicata nei giorni scorsi non sia poi così attendibile.

Ma, invece, che anche Caserta sia ‘terra di fuochi’ è ormai acclarato, almeno per gli abitanti del quartiere Petrarelle, in particolare quelli che risiedono tra via Brandt e via Escribà. E meno male che l’ameno quartiere era stato proposto come zona residenziale, alle falde dei monti Tifatini, lì dove si respira l’aria buona. Invece, è proprio tra le campagne o i casolari della zona, che con l’avanzare delle prime ombre della sera, (così il fumo non si vede, ma la puzza si sente), si procede all’orribile rito di bruciare chissà quale materiale inquinante; lo stesso che durante la propria combustione, produce quel puzzo acre e pungente che sta preoccupando seriamente gli sfortunati dimoranti.

Ieri sera è intervenuta, anche, una pattuglia della Polizia Municipale che, constatato lo sgradevole odore, ha provveduto ad una ricognizione accurata del perimetro, senza però, purtroppo, riuscire a trovare la fonte delle emanazioni.

Si sospetta che tali effluvi siano il risultato della combustione di cavi elettrici, per il recupero del rame; questo spiegherebbe anche l’assenza di fiamma, considerato che la guaina dei cavi è autoestinguente, per cui al fine di procedere allo scollamento della stessa dal prezioso metallo, si deve continuamente alimentarne la combustione attraverso liquidi infiammabili. Informato del caso da un gruppo di cittadini, ho consigliato loro di sporgere opportuna denuncia, dal canto mio ho introdotto e denunciato la questione in quarta commissione consiliare permanente, chiedendo, a verbale, l’intervento del sindaco, nella qualità di responsabile per la salute pubblica”.

Edgardo Ursomando, consigliere comunale di Grande Sud

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