Grazzanise, i cittadini vogliono fatti dalla triade commissariale

di Redazione

 GRAZZANISE. Due, essenzialmente, i terreni accidentati su cui a fatica si procede nello scenario grazzanisano: quello istituzionale e, l’altro, di natura politico-amministrativa.

Il primo fa capo all’attuale gestione commissariale Migliorelli-Auricchio-Quaranta alla quale, in settimana, il Forum dei Giovani ha inviato un’ennesima lettera ad oggetto “Questione Ecomafia” in cui si legge: “In seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, riguardo la questione ecomafia che vede coinvolti numerosi Comuni della provincia di Caserta compreso il Comune di Grazzanise, si è venuto a conoscenza di svariati siti di rimessaggio di rifiuti altamente tossici. Si chiede pertanto alle SS. VV. di sollecitare tramite missiva le autorità ministeriali competenti, accodandosi così ai Comuni che precedentemente hanno già provveduto ad esporre la questione, amplificando in tal modo le voci di tutti i cittadini vittime di questa scellerata ed inesorabile condanna a morte”.

Un rinnovato grido d’allarme, dunque, che si iscrive nella delusione, crescente nella comunità locale, per la complessiva azione fin qui svolta dagli ‘uomini di Stato’.

“Siamo al terzo commissariamento – osserva un cittadino sdegnato – e non vediamo ancora risolti i nodi incancrenitisi negli anni: dalle grosse problematiche del Puc, delle finanze, della pianta organica e dei servizi a cura dell’Ente alle cose di ordinaria amministrazione come la viabilità comunale o le pensiline, ancora mancanti alle fermate degli autobus”.

Si spera che la terna voglia onorare l’impegno assunto a maggio di convocare associazioni, partiti e giornalisti, per conoscere la replica alle proteste e, soprattutto, le assicurazioni sulle buone decisioni già assunte. L’altro terreno, non meno complicato, attiene alle dinamiche con cui vanno muovendosi le forze politiche locali: nessuno riconosce nessuno; e quale interpartitico può riunirsi, se già all’interno di varie formazioni prevalgono i dissidi? Ieri ed oggi nel circolo “Nilde Jotti” del Pd è di turno il nuovo tesseramento, ma chi parla di pacificazione avvenuta qualcosa, o più di qualcosa, omette.

Sulla sponda opposta, il neoforzista Vito Gravante, che aspira a diventar prossimo sindaco, ha molte gatte da pelare dopo il tempismo con cui ha aderito a Forza Italia 2.0: egli stesso non crederà che sia facile la ricomposizione di annose spaccature nella sua nuova area. In un lembo di centrodestra vi sono i Campi Stellati di Mimì D’Elena che al momento tace, ma che è atteso all’annunciato comizio pubblico di San Francesco.

A sua volta il Psi di “Peppe il rosso” è furbescamente abbottonatissimo. Al centro neppure s’intonano “inni alla gioia”, giacché frastagliate performance fanno più arricciare il naso che pronosticare benefiche convergenze. Insomma, un caravanserraglio nel quale pure chi sogna di amministrare il Comune in futuro si concede il lusso di non spendere, oggi, una parola sul dramma economico-sociale e politico-istituzionale in cui il paese naviga a vista.

di Raffaele Raimondo

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