Camorra, blitz contro il clan Aversano: 14 arresti

di Redazione

 NAPOLI. Imponevano il “pizzo” a numerosi commercianti e imprenditori di Grumo Nevano e Casandrino, piccoli centri del Napoletano, e nello scontro con un’altra cosca per il controllo del racket hanno anche messo a segno un omicidio.

I carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 componenti del clan Aversano (7 dei quali già in carcere), attivo nell’area a Nord del capoluogo campano. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio e di estorsioni e violazione alla legge sulle armi aggravati dal metodo mafioso.

Coinvolti nell’inchiesta altri 9 soggetti. A capo del gruppo Vincenzo Aversano, 55 anni, detto “Zig zag”, insieme a Raffaele Chiacchio, 48enne noto come Gnucchetiello. Proprio Aversano è considerato il mandante dell’omicidio di Giovanni Tramontano, ucciso il 28 ottobre di 13 anni fa a Grumo Nevano durante lo scontro tra cosche per il controllo delle estorsioni.

Tra gli episodi contestati ai 14 indagati arrestati, oltre a richieste estorsive avanzate a imprenditori e commercianti, anche le minacce e le pressioni ad Angelo Buonomo per fargli ritrattare le dichiarazioni che avrebbero portato alla condanna di un affiliato, Antonio Paciolla, che aveva tentato di ucciderlo il 19 febbraio 2006.

Tra i presunti affiliati anche un avvocato, Giuseppe Stabile, a servizio del clan al punto che i magistrati partenopei gli contestano l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Vincenzo Aversano, così come il fratello Giovanni, e Chiacchio sono già detenuti. Preso, invece, Domenico Gervasio, considerato dagli inquirenti l’attuale reggente della cosca.

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