Abbado, Piano, Rubbia e Cattaneo nuovi senatori a vita

di Antonio Taglialatela

 ROMA. Il maestro Claudio Abbado, l’architetto Renzo Piano, il premio Nobel Carlo Rubbia e la ricercatrice Elena Cattaneo.

Sono i quattro nuovi senatori a vita nominati, venerdì mattina, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale, questi i criteri, ispirati a quelli del presidente Luigi Einaudi, sui quali il capo dello Stato si è basato per la scelta delle quattro personalità.

“E’ anche per dare un segno di serena continuità istituzionale che ho ritenuto di dover colmare i vuoti tristemente determinatisi, nel breve giro di un anno, nelle fila deisenatoria vita di nomina presidenziale”, motiva ulteriormente Napolitano, il quale si dichiara “convinto” che dai quattro senatori prescelti arriverà “un contributo peculiare, in campi altamente significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche e all’attività del Senato e dell’intero Parlamento, in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte”.

Sulla scelta della Cattaneo, Napolitano sottolinea: “Ho proceduto alla nomina di una donna di scienza di età ancor giovane ma già nettamente affermatasi, la cui scelta ha anche il valore di un forte segno di apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l’impegno di vaste schiere di italiane e italiani di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra difficoltà, alla ricerca scientifica”.

I decreti sono stati controfirmati dal presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta. “Una scelta indiscutibile” quella di Napolitano, secondo il segretario del Partito Democratico, Guglielmo Epifani. “Dispiaciuta” la deputata del Pdl, Daniela Santanché, perché manca Silvio Berlusconi, “l’unico – dichiara – che doveva essere nominato senatore a vita, sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti. Senza nulla togliere ai quattro nuovi senatoria vita, credo però non siano paragonabili a Berlusconi”.

ABBADO. Nato a Milano nel 1933, Abbado è un’eccellenza italiana, uno direttori d’orchestra più apprezzati nel mondo. Vive tra la casa di Bologna e la villa di Alghero. Spesso trascorre gli inverni in Venezuela dove dirige l’orchestra Simon Bolivar. Ha debuttato nel 1960 al Teatro alla Scala di Milano, di cui è stato direttore musicale dal 1968 al 1986. Poi si sono susseguiti incarichi prestigiosi in tutto il mondo. Maestro d’orchestra che dirige i più grandi teatri d’opera del mondo, dal Teatro alla scala alla Staatsoper di Vienna ai Berliner Philarmoniker e ritiene che la musica debba raggiungere in particolare coloro che hanno meno possibilità di ascoltarla. Figlio e fratello d’arte (il padre insegnava violino al ‘Verdi’ di Milano, la mamma era pianista e scrittrice per l’infanzia, il fratello pianista e compositore),Abbadovanta una carriera prestigiosa carica di successi e trionfi: alla direzione del Teatro alla Scala portò un vento di rinnovamento e al suo genio è riconosciuta l’unica interpretazione filologica integrale dei concerti per pianoforte e delle sinfonie di Beethoven. La nomina a senatore a vita insieme a Renzo Piano appare in continuità con uno dei progetti di cuiAbbadoè attualmente sostenitore: la costruzione di un grande Auditorum disegnato dall’architetto genovese nell’area della Manifattura delle Arti a Bologna. Da sempre molto legato ai giovani, nel 1986 creò a Vienna la ‘Gustav Mahler youth orchestra’, i cui studenti provenienti da tutta Europa vengono selezionati ogni due anni tra oltre duemila richieste; a Ferrara fondò nel 1997 la Mahler chamber orchestra e nel 1994 diede vita all’orchestra Mozart di Bologna.

PIANO. Una delle archistar più riconosciute al mondo. Renzo Piano, genovese, vincitore del Premio Pritzker consegnatogli dal presidente degli Stati Uniti Bill Clinton alla Casa Bianca nel 1998, è anche il primo italiano inserito dal Time, nel 2006, nella Time 100, l’elenco delle 100 personalità più influenti del mondo, nonché tra le dieci più importanti del mondo nella categoria Arte ed intrattenimento.Nel 1992 gli viene affidato l’incarico di ricostruire l’area di Potsdamer Platz a Berlino. I lavori si protrarranno fino al 2000 e coinvolgeranno numerosi architetti. Nel 1994 vince il concorso internazionale per il nuovo Auditorium Parco della Musica di Roma, inaugurato nel 2002. Nel 2004 porta a compimento la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Nel 2008, dopo quasi dieci anni di progettazione e lavori, viene inaugurata poi la California Academy of Sciences di San Francisco, tra gli edifici più eco-sostenibili al mondo per la ricercatezza con cui sono stati scelti i materiali. Nel 2006 Thomas Pritzker, chairman della Officer of The Pritzker Organization e membro della giuria che assegna il Premio Pritzker, lo sceglie per progettare la sua villa ad Aspen, che diventerà il primo progetto di residenza privata unifamiliare di Piano. Il 5 luglio 2012 a Londra viene inaugurato ‘The Shard’ (‘La Scheggia’), di cui Pianoè progettista, che con i suoi 310 metri risulta, al momento, il più alto grattacielo d’Europa e 45esimo al mondo. Nello stesso 2012, viene presentato il progetto di Rpbw del Nuovo palazzo di Giustizia di Parigi, un grattacielo di 160 metri che diventerà la più alta costruzione della città dopo la Tour Eiffel.

RUBBIA. CarloRubbiava a occupare il posto lasciato vuoto dalla scomparsa, lo scorso 30 dicembre, da un altro premio Nobel, Rita Levi-Montalcini. La nomina giunge a coronamento di una carriera lunga e ricca di riconoscimenti perRubbia, nato a Gorizia il 31 marzo 1934. Figlio di un ingegnere elettronico e di una maestra di scuola elementare, alla fine della seconda guerra mondiale lascia la città natale: curiosamente, fallisce l’esame di selezione per entrare alla Normale di Pisa, dove risulta undicesimo su dieci posti disponibili e si iscrive ad ingegneria al Politecnico di Milano. Tuttavia riesce in seguito a entrare alla Scuola Normale di Pisa, grazie a un posto rimasto vacante, dove si laurea in fisica nel 1957 con una tesi sui raggi cosmici. La prima esperienza internazionale è alla Columbia University, dove svolge il suo dottorato conducendo esperimenti sulle interazioni deboli: dopo un intervallo in Italia all’Università di Roma della Sapienza, dal 1960 svolge la sua attività di ricerca al Cern di Ginevra, il più grande laboratorio nel mondo per la fisica delle alte energie, di cui sarà direttore generale dal 1989 al 1994 con ricerche inerenti alla fisica delle particelle elementari, completando esperimenti sulle interazioni deboli al sincrociclotrone, al protosincrotrone e in seguito al collisionatore di fasci protonici. La fama internazionale arriva dall’esperimento con cui nel 1983 scopre le particelle che sono responsabili dell’interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z, confermando anche la teoria dell’unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole. Nel 1984, ad appena un anno dalla scoperta, riceve insieme all’olandese Simon van der Meer il Premio Nobel per la fisica.Ha ricoperto incarichi, fra l’altro, alla Harvard University e all’Universitù di Pavia.

CATTANEO. Studiosa italiana nota a livello mondiale, già Cavaliere della Repubblica dal 2006, Cattaneo, 52enne milanese, madre di due figli, vanta anche una medaglia attribuitale nel 2001 dal presidente Ciampi. La sua attività di ricerca è incentrata allo studio delle cellule staminali neurali, alla loro potenziale applicazione e all’analisi dei meccanismi di neurodegenerazione nella Corea di Huntington. Ha ottenuto la Laurea in Farmacia nel 1986 (Summa cum Laude) e il dottorato in Biotecnologie presso l’università degli Studi di Milano. Ha trascorso tre anni al Massachusetts Institute of Technology (Mit, Cambridge, Usa) nel laboratorio del professor Ron McKay, dove ha avviato studi su cellule staminali e progenitori del cervello. Tornata in Italia, ha continuato le ricerche sulle staminali e ha avviato nuove linee di ricerca sulla Corea di Huntington. Dal 2003 è docente di Farmacologia all’università degli Studi di Milano.

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