Movida e sicurezza: continua braccio di ferro Comune-Vigili urbani

di Livia Fattore

 AVERSA. Aversa, mezzanotte di sabato, decine e decine di automobili tra via Roma, piazza Municipio, piazza Vittorio Emanuele, via Seggio, via Michelangelo e dintorni, ferme, immobili. Dall’interno musica di ogni tipo a tutto volume.

Sembrava essere nell’ora di punta con tanta gente indaffarata, ma c’erano solo centinaia e centinaia di giovani chiusi in quelle scatolette metalliche con la speranza di passare in maniera diversa le serate dei fine settimana. Caos movida nella città normanna, dove un unico serpentone si è disteso nelle strade cittadine bloccandola letteralmente tra le proteste di quanti, residenti nelle zone topiche dello svago del fine settimana, cercava di far ritorno a casa o, semplicemente, di riuscire a dormire.

A completare il quadro disastroso l’assenza assoluta di forze dell’ordine. I vigili urbani, come per tutto il mese di agosto, infatti, non sono stati presenti in strada se non sino alle 21. Inoltre, c’era ancora la sospensione della zona a traffico limitato. Due provvedimenti adottati sul presupposto che in questo periodo feriale diminuisse di molto il numero dei giovani della movida. Così è stato solo per il fine settimana centrale del mese delle vacanze per eccellenza, negli altri weekend solo caos e proteste da parte dei rappresentanti dei residenti che hanno definito assurda la sospensione sia della zona a traffico limitato che del servizio notturno degli agenti di polizia municipale.

Dal prossimo fine settimana tutto ritornerà come prima con il ripristino sia dell’isola pedonale in via Seggio che della presenza sino alle 2,30 dei vigili urbani,.Tornerà, purtroppo, anche il pericolo concreto delle risse e degli accoltellamenti, non solo in zone do movida, ma anche in luoghi desolati come il Rione Ferrovia dove una settimana fa due giovani di una comunità furono accoltellati da un extracomunitario.

In questa zona, sin da venerdì scorso, grazie ad un accordo tra l’amministrazione comunale e il dirigente del locale commissariato della polizia di stato, sono stati intensificati i controlli proprio per evitare che immigrati ubriachi, prostitute e transessuali ne conquistino il controllo a spese della tranquillità dei residenti.

“Una battaglia – ha dichiarato il sindaco Sagliocco – che abbiamo intrapreso all’indomani del nostro insediamento e che stiamo continuando a portare avanti con i fatti e non solo a parole”. Ma il futuro non sembra essere assolutamente tranquillo. Il ritorno alla normalità, infatti, è ostacolato dallo stato di agitazione degli agenti di polizia municipale che hanno posto sul tavolo una serie di questioni. Non ultima, quella della retribuzione degli straordinari notturni, ossia proprio il servizio cge i caschi bianchi hanno svolto nelle serate di movida da metà aprile a fine luglio, dopo l’omicidio del giovane quindicenne di San Marcellino.

A settembre la certezza che questi emolumenti saranno pagati, ma rimangono tanti altri argomenti; pagamento dei buoni pasto per i quali si è in attesa da mesi, e, ultimo solo in ordine cronologico, la mancanza di nuove divise, attese da oramai oltre sette anni e di automezzi consoni al servizio da svolgere, tenuto conto che le attuali, fatiscenti, autovetture non hanno nemmeno sirene e lampeggianti funzionanti e spesso si fermano in strada.

“Non vogliamo – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, Cisl in testa – assolutamente mettere in difficoltà l’amministrazione, ma ne va della nostra dignità di operatori di polizia. Tra qualche giorno riapriranno le scuole e i colleghi dovranno prestare il proprio servizio in borghese, mentre altri hanno provveduto a comprare pantaloni a proprie spese. Siamo sempre pronti ad assicurare il nostro apporto, ma vorremmo anche essere rispettati per quanto facciamo”.

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