Esplode una fabbrica di botti nel Pescarese: un morto e tre dispersi

di Redazione

 PESCARA. Un’esplosione di materiale pirotecnico è avvenuta giovedì mattina, intorno alle 10.15,nella fabbrica di fuochi d’artificio “Di Giacomo” a Città Sant’Angelo (Pescara), in contrada Villa Cipressi.

Dalle macerie è stato estratto il corpo senza vita di Alessio Di Giacomo, figlio di uno dei proprietari dell’impresa. Altre tre persone risultano disperse: il titolare dell’azienda, Mauro Di Giacomo, e due suoi parenti, Federico e Roberto Di Giacomo. Ritrovata viva un’anziana di 85 anni, trasferita all’ospedale di Penne: si è salvata poichè si trovava in un’ala che ha resistito all’urto. Feriti anche alcuni vigili del fuoco, accorsi sul posto per i primi soccorsi, da una seconda esplosione avvenuta alle 10.45.

Danni ingentissimi quelli subiti dalla ditta, anche alle abitazioni dei titolari.Sul posto i vigili del fuoco, con l’ausilio di elicotteri, i sanitari del 118, che hanno allestito un presidio medico da campo del 118, agenti della questura e carabinieri.

Il raggio di azione dei “botti” è stato di cinque chilometri. Uno scenario da guerra: mezza collina rasa al suolo, pezzi di cemento, mattoni, tegole sparse nel raggio di almeno un chilometro, campi, sterpaglie e perfino olivi in fiamme.

Sconosciute, al momento, le cause dell’esplosione. La Procura ha aperto un’inchiesta alla quale collaboreranno anche i carabinieri del Ris di Roma.

Intanto, il Codacons chiede subito verifiche a tutte le fabbriche italiane. “E’ solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti avvenuti in tali strutture. – afferma il presidente Carlo Rienzi – Dal 1998 a oggi si sono registrati in Italia 14 esplosioni all’interno di fabbriche di fuochi d’artificio, con 42 vittime accertate, senza contare i decessi provocati dall’incidente odierno. Un numero di morti impressionante che fa sorgere più di una domanda sul fronte della sicurezza”. “E’ necessario verificare quanti e quali controlli vengono eseguiti in Italia su tali strutture, e accertare se le misure e le norme relative alla sicurezza siano o meno adeguate. Dopo la nuova esplosione di oggi chiediamo alle autorità competenti di eseguire una verifica straordinaria presso tutte le fabbriche di fuochi d’artificio esistenti in Italia, allo scopo di garantire al meglio la sicurezza di lavoratori e cittadini”.

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