Consuntivo, la minoranza non partecipa al voto

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il movimento politico “Sant’Arpino Libera@Democratica”, rappresentato in consiglio comunale dai consiglieri Francesco Capone, Elpidio Iorio, Caterina Tizzano, Adele D’Angelo ed Elpidio Maisto, informa sull’attività svolta in occasione della seduta di consiglio comunale del 25 giugno.

Su proposta del capogruppo Elpidio Iorio all’inizio dei lavori l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in memoria del senatore a vita Emilio Colombo, ultimo padre costituente. Dopo, prima di passare allo svolgimento degli argomenti iscritti all’ordine del giorno dei lavori, il capogruppo Iorio, a nome del gruppo, ha sollevato un’eccezione procedurale chiedendo il rinvio dell’esame e della discussione dei tre argomenti, per i quali, a norma di Statuto, ci sarebbe dovuto essere il passaggio obbligatorio per l’esame delle Commissioni consiliari permanenti. La maggioranza ha ritenuto irrilevante l’eccezione procedurale sollevata e si è proseguito nell’esame e nella discussione degli argomenti.

Sul primo, l’approvazione del conto consuntivo 2012, c’è stata la relazione dell’assessore al bilancio, Salvatore Brasiello, che ha illustrato quanto realizzato negli ultimi cinque anni, soffermandosi in particolare sul settore dei lavori pubblici. L’intervento di Iorio, a nome della minoranza, ha puntato il dito su una serie di criticità contenute nella relazione del Revisore del conto e in particolare sullo sforamento del patto di stabilità per il 2012 che, in pratica, significa che nel corso di quest’anno il Comune subirà delle penalizzazione per i servizi erogati e un taglio del 30% per le indennità di posizione dei funzionari e non consentirà di fare alcun provvedimento di stabilizzazione per i dipendenti comunali. Inoltre, ha evidenziato che la mancata presentazione del bilancio della Multiservizi crea un grave rischio per la stabilità della partecipata comunale e per i suoi dipendenti. Ha infine esortato la maggioranza ad adottare una serie di misure urgenti per rientrare nel patto di stabilità ed evitare il rischio di essere incluse tra le amministrazione “strutturalmente deficitarie” e incorrere nella dichiarazione di dissesto. Constatata l’assenza di risposte valide rispetto alle questioni poste, al momento del voto la minoranza non ha partecipato uscendo dall’aula. Il conto è passato con 12 voti favorevoli, compreso quello del Presidente dell’assemblea.

Il secondo punto prevedeva la nomina dei componenti nel consiglio dell’unione dei comuni atellani. Su tale argomento, il capogruppo della minoranza ha richiamato l’attenzione del consiglio sull’opportunità di una riflessione sul ruolo e sulla funzione dell’ Unione e, quindi, rinviare ogni altra iniziativa all’avvenuta riflessione, da farsi, suggeriva Elpidio Iorio, in concorso e con la partecipazione degli altri Comuni aderenti e coinvolgendo la società civile e gli esperti di tale settore. Anche tale proposta veniva respinta e si procedeva alla nomina dei rappresentanti. Eletti Manuela Cinquegrana, Immacolata Quattromani, Francesco Pezone, Domenico Cammisa con tre voti, quattro le schede bianche e una nulla.

La minoranza provocatoriamente ha rifiutato di nominare il proprio rappresentante. Il terzo punto riguardava la modifica del capitolato d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti. Il gruppo di minoranza, su intervento di Iorio, segnalava al consiglio che il provvedimento in discussione ha origine dalla deliberazione 5/2012 (un provvedimento del tutto illegittimo e assunto in violazione di norme come confermato dal Segretario comunale nello stesso atto deliberativo). Inoltre ha fatto notare che la gestione provvisoria del servizio raccolta rifiuti non avrebbe dovuto superare la soglia dei sei mesi e cioè non oltre il gennaio 2013 invece ad oggi si prosegue con le proroghe.

Tra l’altro la tanto auspicata privatizzazione, non risulta che abbia prodotto un miglioramento della raccolta differenziata, osservato che siamo scesi dal 24,54% di raccolta differenziata al 31 dicembre 2011 al 24,15% al 31 dicembre 2012. Sulla base di tali valutazione – ha concluso Elpidio Iorio – sarebbe forse opportuno che questo consesso prendesse in considerazione l’ipotesi di dichiarare, sulla scorta di quanto in atti opportunamente fatto rilevare, nulla la deliberazione del luglio 2012 e riproporre ex novo il bando di gara. Proposta respinta e il provvedimento è stato licenziato dal consiglio con 12 voti favorevoli, la maggioranza, e 5 contrari, quelli della minoranza.

L’ultimo punto all’ordine del giorno, votato all’unanimità, si riferiva alla presa d’atto della nomina, fatta dalla Prefettura, per sorteggio del nuovo revisore dei conti, la dottoressa Patrizia Cocco di Benevento, a seguito delle dimissioni del precedente, lo stesso che aveva dato il parere favorevole al conto consuntivo, seppure con molte osservazioni e raccomandazioni amministrativamente rilevanti.

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