Roghi tossici, il Comune firma il “Patto per la Terra dei Fuochi”

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. Un “Patto per la Terra dei Fuochi” quello approvato dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Andrea Moretti, insieme agli esecutivi dei comuni dell’agro aversano e dell’hinterland napoletano, vittime dell’ormai famigerato fenomeno dei roghi tossici.

Il documento, che arriva al termine di riunioni tra i sindaci, la Prefettura e le autorità competenti, prevede una serie di interventi. A partire dalla predisposizione, a cura dell’Arpa Campania, di linee guida in materia di rimozione dei rifiuti abbandonati abusivamente e di dissuasione e prevenzione del fenomeno dei roghi. Inoltre, l’attivazione, sul sito web della Prefettura di Napoli, del portale “Prometeo” che contiene dati forniti dalle forze di polizia, dai vigili del fuoco e dai comuni, utile anche per segnalazioni, quesiti e osservazioni dei cittadini attraverso l’apposita sezione “Linea diretta con la gente”.

In programma anche l’avvio, alla scuola regionale delle polizie locali, di corsi di formazione per i comandanti e operatori di polizia municipale sulle tecniche di controllo del territorio, prevenzione e investigazione in materia di rifiuti. E, ancora, l’attivazione, da parte della Regione Campania, di linee di finanziamento per l’implementazione di sistemi tecnologici di videosorveglianza e telecontrollo per le finalità di tutela ambientale.

E’ stata anche considerata la possibilità, al fine di non inficiare l’impegno profuso dai comuni per l’attivazione della raccolta differenziata, di escludere dalla percentuale – in via eccezionale e secondo modalità, tempistiche e limiti da definirsi a cura dei competenti organi – i rifiuti provenienti dagli abbandoni segnalati dai comuni delle province di Napoli e Caserta.

La Regione Campania, da parte sua, si è impegnata ad attivare il comitato di coordinamento flussi e l’Arpac sulla questione del trattamento e conferimento della frazione combusta, con particolare riferimento ai siti abilitati a riceverla, in modo da fornire con tempestività indicazioni alle amministrazioni comunali.

In materia di contrasto, nello specifico, il patto prevede l’acquisizione, da parte delle polizie locali e delle forze dell’ordine, di ogni utile elemento diretto a risalire alla filiera di produzione del rifiuto abbandonato, catalogare il sito dell’incendio, ricostruire lo schema seguito dagli autori dello sversamento abusivo.

Il territorio sarà suddiviso in aree e sub-aree omogenee e, attraverso uan task force, sarà attuato un controllo delle attività produttive e rivenditori di gomme, officine, laboratori tessili, che spesso sono all’origine degli sversamenti e dei rifiuti incendiati, oltre ad attività di contrasto all’abusivismo nei settori edile, commerciale e artigianale per la verifica del corretto smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività autorizzate.

Frequenti controlli, soprattutto nelle fasce orarie notturne, saranno posto in essere lungo gli assi viari a rilevanza extraurbana, oltre che sulla viabilità provinciale e comunale, allo scopo di intercettare trasporti illegali di rifiuti speciali, tossici e nocivi. Per queste attività di controllo la Regione stanzierà 5 milioni di euro.

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