Insegne, negozianti: “I 90 euro sono una tassa ingiusta”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Commercianti cittadini sul piede di guerra nonostante ci sia stato il taglio netto da 516 a 90 euro del tributo per le insegne dei negozi dopo che vi era stata una sorta di rivolta.

L’Ascom ha dato vita ad una consulenza abbastanza affollata. Ma non è bastato, i titolari di negozi non vogliono pagare nemmeno i 90 euro ritenuti una tassa ingiusta in questo momento di crisi. Ecco, allora, che si stanno prospettando due forme di protesta. Un primo tipo di lotta si esplicherebbe con la copertura delle tabelle con carta; una seconda, più estrema, punterebbe ad una serrata simbolica contro l’amministrazione.

Allora un consiglio ci sentiamo di darlo all’amministrazione guidata da Giuseppe Sagliocco: invece di inviare assessori dai commercianti per cercare di screditare le associazioni di categoria, come pare stia avvenendo secondo alcuni, anche se non lo crediamo possibile, pensino seriamente ai problemi della categoria.

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