Legge elettorale, il Pd si spacca alla Camera

di Mena Grimaldi

 ROMA. Continuano a non trovare un accordo all’interno del Partito Democratico sulla riforma elettorale. In particolare, mercoledì a Montecitorio è scoppiato “il caso” sulla mozione presentata alla Camera da Roberto Giacchetti, vicepresidente democratico alla Camera.

Giacchetti, infatti, non ha ritirato la mozione alternativa a quella frutto dell’accordo tra il Pd, Scelta Civica e Pdl che prevede la formazione di un Comitato dei 40 (la Bicamerale) che dovrà ridisegnare la Costituzione ma che non affronta il nodo della legge elettorale.

La mozione del vicepresidente alla Camera e sottoscritta da 97deputati, la maggior parte renziani, prevede il ritorno al Mattarellum. Immediata e dura la replica di Anna Finocchiaro. “La mozione Giachetti trovo che sia stata presentata in maniera intempestiva – ha detto la presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato – Deve essere chiara una cosa: non possiamo non trovare una soluzione che ci trovi tutti d’accordo e non possiamo mettere a repentaglio il percorso delle riforme con atti di prepotenza”.

“La legge elettorale transitoria -dice Finocchiaro- non sarà neanche oggetto di attenzione e di competenza del comitato unitario, ma la tratteranno le commissioni Affari costituzionali di Senato e Camera. È una questione sulla quale dobbiamo trovare un punto di accordo, perchè nessuno deve pensare che attraverso una legge transitoria si rivoluzioni il quadro politico o si cerchi di scassare il tentativo, l’ultimo, che stiamo facendo sulle riforme”. Anche per il Pdl la mossa di Giacchetti è un pericolo per la stabilità del governo.

“Ogni iniziativa che crea confusione mette a rischio il governo – dice il vicepresidente Pdl del Senato, Maurizio Gasparri – È tempo di riforme si deve ripartire dal presidenzialismo: mettere prima la legge elettorale è un errore”.

“La mozione Giacchetti è un grosso problema per il governo perchè è chiaro che è una mozione contro il governo e contro Enrico Letta – dice il capogruppo Pdl Renato Brunetta in Transatlantico – Ho fiducia che ritirino il testo, perchè così non si può andare avanti”. Intanto, dopo il duro commento della Finocchiaro, un gruppo di deputati Pd ha ritirato la propria sottoscrizione alla mozione di Giacchetti. Tredici le firme perse.

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