Puc, Ethos a Masi: “Non siamo nostalgici”

di Redazione

 CARINARO. L’associazione Ethos, in merito alla questione del Puc risponde al sindaco, Mario Masi.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’associazione Ethos:

Caro Sindaco,
Siamo lieti di aver ricevuto, tra l’altro in tempi così ristretti, la Sua lettera di riflessione sul nostro II° numero di Ethos Magazine; è questo un forte motivo di orgoglio per la nostra Associazione e pertanto Le porgiamo i nostri ringraziamenti.
Come da Lei stesso accennato, gli argomenti trattati nel nostro Magazine sono di forte interesse sociale e politico e, come da tutti auspicabile, potrebbero rappresentare un forte input per discutere serenamente di argomenti delicati, ma al tempo stesso fondamentali, per la crescita della nostra comunità Carinarese; obiettivo comune a tutti gli interpreti della vita pubblica del nostro paese. Proprio in relazione a questo intento, Noi di Ethos abbiamo preferito trattare taluni argomenti nel nostro periodico “Giornalino”, sperando di poter attirare non solo la Sua attenzione – per quanto autorevole e competente possa essere – ma anche quella della restante parte dell’Amministrazione Comunale e quella delle altre realtà sociali del nostro paese.
Abbiamo letto ed analizzato la Sua missiva e teniamo brevemente ad evidenziare quantomeno l’intento che ci ha spinti a trattare l’argomento P.U.C. e ad avanzare alcune “Richieste di Chiarimenti”. Non vi è dubbio infatti che noi non siamo dei tecnici dalla comprovata esperienza in ambito urbanistico, e quindi detentori della verità assoluta, ma semplicemente dei liberi e giovani cittadini che analizzando autonomamente il nuovo piano urbanistico del nostro paese, sono stati pervasi da alcune perplessità e dubbi, magari presenti anche in molti dei nostri concittadini. In quest’ottica abbiamo inteso indirizzare i nostri “Riflettori sul P.U.C.”, servendoci del nostro
periodico Magazine a vantaggio della collettività: abbiamo posto delle semplici domande chiarificatrici su un paio di aspetti, domande che senz’altro riceveranno risposte soddisfacenti che avranno il vanto di chiarire i nostri dubbi e quelli di tutti gli altri eventuali Carinaresi.
Nonostante non ci sia pervenuta la sensazione che qualcuno abbia potuto interpretare le nostre parole come una critica all’operato della Sua Amministrazione, teniamo a precisare che non è questo il nostro scopo, in quanto crediamo fortemente in dibattiti o confronti costruttivi e non in inutili e deleteri scambi di accuse ai quali troppo spesso siamo stati abituati ad assistere. Ed è per questo motivo che con umiltà ci permettiamo di smentirLa riguardo la nostra ipotetica “nostalgia” nei confronti dei vecchi strumenti urbanistici o comunque sulle ipotetiche avversioni nei confronti dell’operato dell’Amministrazione da Lei guidata, ma semplicemente chiediamo chiarimenti riguardo tristi “effetti collaterali” che il sistema perequativo possa presentare, o
riguardo le decisioni che hanno caratterizzato la localizzazione dell’ambito di sviluppo commerciale.
Ovviamente non solo l’argomento P.U.C. ha attirato la Sua attenzione, ma anche quello inerente l’immodificata nomenclatura politica della nostra Carinaro. In questo caso ci siamo limitati ad effettuare una disamina degli avvenimenti che hanno accompagnato e condizionato la vita politica del nostro Paese e che troppo spesso hanno visto defilate le giovani generazioni. In conclusione siamo pienamente d’accordo con quanto da Lei affermato riguardo la difficoltà oggettiva di poter riassumere il tutto in poche righe, ma siamo entusiasti di poter organizzare, di concerto con Lei, un momento di discussione, i cui effetti positivi possano avvantaggiare tutti i nostri concittadini nel nome della più nobile forma di “Democrazia Partecipativa”.
In attesa di una Sua convocazione in merito, Le porgiamo distinti saluti, con preghiera di estenderli all’intera Amministrazione Comunale.
Ethos Carinaro

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