Roma, ladri di rame carbonizzati in una cabina elettrica

di Emma Zampella

 ROMA. I cadaveri di due uomini sono stati ritrovati, a Pomezia, vicino Roma, carbonizzati all’interno di una cabina dell’energia elettrica: probabilmente si tratta di ladri di rame.

La cabina di energia elettrica, in disuso, si trova all’interno di un vecchio capannone. Dalle prime indagini potrebbe trattarsi di due ladri di rame, forse rimasti folgorati.

Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e due ambulanze del 118 ma per i due non c’era più nulla da fare. I due corpi sono stati trovati in fondo a un magazzino nel quale i carabinieri non sono ancora entrati perché c’è il rischio che ci sia ancora l’alta tensione. Un ingegnere dell’Enel sul posto ha misurato la corrente elettrica che sarebbe di 20 mila volts.

I due uomini, carbonizzati, stavano probabilmente rubando cavi di rame da un’ex azienda per l’allestimento di camper, la “Mirage”, che ha cessato l’attività – secondo gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Pomezia – nel 2009.

A dare l’allarme è stato un anonimo che ha telefonato al 112 e sul posto non sono state trovate auto. Non si esclude tuttavia che i due ladri siano morti dopo aver fatto irruzione nel magazzino nella notte di lunedì scorso in compagnia di altre persone poi fuggite.

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