Napolitano: “Governo, la parola spetta ai partiti”

di Mena Grimaldi

 ROMA. “La parola e le decisioni toccano alle forze politiche e starà al mio successore trarne le conclusioni”.

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Quirinale, ricevendo il documento finale dei saggi. “Solo da scelte di collaborazione che spetta alle forze politiche compiere, può scaturire la formazione del nuovo governo di cui il paese ha urgente bisogno”, ha detto il Capo dello Stato.

E soffermandosi sul lavoro dei saggi dice: “Va riconosciuta la serietà del lavoro compiuto al di là delle riserve che hanno accompagnato lo stesso annuncio dell’istituzione dei due gruppi”.

“Analoghi sforzi di buona volontà e intesa, mostrati dai saggi – dice Napolitano – siano compiuti anche nei luoghi della politica e nelle assemblee parlamentari”.

E ancora, secondo Napolitano: “Il governo non poteva nascere per impulso del presidente della Repubblica uscente ripercorrendo un sentiero analogo a quello battuto con successo nel novembre 2011”, riferendosi a Monti.

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