ROMA. La giornalista e conduttrice di Report, Milena Gabanelli, vince le quirinarie on line e viene selezionata come il candidato alla presidenza della Repubblica del Movimento 5 Stelle.
Non è dato sapere con quante preferenze la giornalista di Report si sia imposta sui suoi sfidanti.Dietro di lei, in ordine di preferenze, si sono classificati Gino Strada, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Imposimato, Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo e Romano Prodi. Sono assolutamente commossa e anche sopravvalutata, il primo commento della Gabanelli che, alla domanda se questa candidatura sia un premio alle sue tante battaglie, risponde: Le battaglie le faccio nel campo di mia competenza, ovvero nel territorio che conosco. Ma non è detto che sia il suo nome quello che i parlamentari M5S giovedì scriveranno sulla scheda elettorale nell’Aula della Camera.
LA CARTA RODOTA. Gabanelli, si ragiona in queste ore tra i 5 Stelle, potrebbe comunque rinunciare alla candidatura e così anche il secondo classificato, il fondatore di Emergency, Gino Strada. E allora dal cilindro del Movimento spunterebbe una candidatura più politica, quella di Stefano Rodotà, terzo per voti on-line, e possibile perno di una convergenza con il Pd, che scongiuri un inciucio Pd-Pdl.
GRILLO: STRAORDINARIO. Il nome di Milena Gabanellilo sosterremo alla prima votazione, alla seconda e anche alla terza. Dobbiamo aspettare e vedere cosa scelgono gli altri. Non so cosa potrà succedere se si arriva alla quarta, prima stiamo un po’ a vedere cosa scelgono gli altri, dice Beppe Grillo. Quello di MilenaGabanelli è un nome straordinario, sottolinea il leader dei 5 stelle al suo arrivo a Zoppola, nel pordenonese. Non avrei mai pensato risultato del genere”. Nel caso laGabanellirifiutasse, Grillo ha spiegato passeremo al secondo, Gino Strada, e così via. No comment, invece, su uneventuale convergenza dalla quarta votazione in poi. Al nome di Romano Prodi, Grillo ha replicato: Non rispondo, volete tirarmi fuori una parola per poi fate i titoloni tipo Mentre l’Italia affonda Grillo se la prende con Prodi.