Governo Letta, impazza il “totoministri”

di Redazione

Enrico LettaROMA. Mentre sono in corso le consultazioni per un ipotetico governo targato Enrico Letta, impazza il “totoministri”.

L’obiettivo è 18 esponenti dell’esecutivo, dei quali 12 senza portafoglio. Poi la fiducia, entro martedì, alle Camere. Rispetto a quello di Giuliano Amato, il governo Letta tenderebbe ad essere in gran parte politico, tralasciando alcuni ministeri come l’Economia (si fanno i nomi di Pier Carlo Padoan, dell’Ocse, e Fabrizio Saccomanni, di Bankitalia, oltre allo stesso Amato), la Giustizia (l’uscente Paola Severino e Annamaria Cancellieri, attualmente agli Interni) e il Welfare (in lizza ci sarebbero Carlo Dell’Aringa e Sergio Chiamparino).

Il Pdl non vorrebbe rinunciare a vedere nel governo il suo segretario Angelino Alfano, insieme a Renato Schifani (che potrebbe ricoprire il ruolo di vicepremier) e Maurizio Lupi (in corso per gli Interni).

Dubbi sulla presenza di Gianni Letta, causa la parentela col nipote Enrico. Sempre per il Pdl, tra i papabili Gaetano Quagliariello (potrebbe andare alle Riforme) e gli ex ministri berlusconiani Brunetta, Gelmini, Sacconi, insieme all’ex sottosegretario Santanché. Ma Letta, su questi nomi, “nicchia”.

Tra le fila del Pd, agli esteri resta candidato Massimo D’Alema, insieme a Vasco Errani (Affari regionali), Maria Chiara Carrozza (Istruzione), Stefano Fassina (Lavoro) e Dario Franceschini (Sviluppo economico).

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