Garlasco, annullata assoluzione per Stasi: nuovo processo

di Mena Grimaldi

 ROMA. La Prima Sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia).

Disposto, quindi, un nuovo processo d’appello davanti alla Corte d’assise d’appello di Milano. La sentenza è stata letta alle 10 di giovedì mattina. L’imputato non era presente in aula. Stasi era stato assolto in primo e secondo grado, ma quest’ultima sentenza era stata impugnata in Cassazione.

Mercoledì scorso, durante l’udienza davanti alla Suprema Corte, il procuratore generale aveva chiesto l’annullamento della sentenza di secondo grado ed un nuovo processo a Stasi, mentre la difesa aveva insistito per la definitiva assoluzione dell’imputato.

“È dispiaciuto, non capisce il perché di questo verdetto”, fa sapere il legale difensore Fabio Giarda. “Non ce lo aspettavamo. – ha proseguito l’avvocato – le due sentenze erano granitiche e cristalline. Bisognerà vedere se la Cassazione ha accolto i motivi di ricorso o se ha solo accettato le richieste di rinnovazione”. Potrebbero essere due, infatti, gli elementi da riesaminare: il capello ritrovato nella mano di Chiara e la bicicletta. Ma anche se questi, ha spiegato l’avvocato, “avevamo concordato insieme quali accertamenti fare”.

Il dibattimento si era aperto alle 15 di mercoledì con la requisitoria del procuratore generale Aniello, secondo il quale nelle sentenze di primo e secondo grado che hanno assolto Stasi dall’accusa dell’omicidio si ravvisano “evidenti illogicità” e inoltre “lacune e incongruenze” e una “sopravvalutazione della prova scientifica”.

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