Bubbico (Saggi): “Riforma elettorale”. Renzi: “Stiamo perdendo tempo”

di Redazione

Matteo RenziROMA. I 10 “saggi” scelti dal presidente Napolitano per superare la crisi politica tornano a riunirsi in due sale dell’Archivio storico del Quirinale.

“La misura più urgente è restituire fiducia ai cittadini e alle imprese. Escluderei l’ipotesi di una manovra correttiva” dice il senatore del Pd Filippo Bubbico, esponente della commissione economico-sociale, che parla anche della legge elettorale: “Abbiamo questa situazione paradossale di una legge elettorale che garantisce un eccesso di maggioranza in una Camera e un risultato opposto nell’altra, in un sistema di bicameralismo perfetto. Questo è un problema da cui non possiamo sfuggire, si tratta di mettere mano a una riforma elettorale e istituzionale, per completare il ciclo di riforme che ha restituito un grande protagonismo alle Regioni”.

Intanto, arriva l’allarme del sindaco di Firenze Matteo Renzi, per il quale si sta perdendo troppo tempo. “Stiamo vivendo una situazione politico-istituzionale in cui stiamo perdendo tempo, e questo mentre il mondo ci chiede di chiedere di correre a velocità doppia”, dice Renzi nel suo intervento al convegno per i 120 anni della camera del lavoro di Firenze. Secondo il politico toscano servono “credibilità politica e risposte sui temi del lavoro o rischiamo di perdere la strada per tornare a casa: ormai bisogna prendere atto che la clessidra e agli sgoccioli”.

Dai senatori vicini a Renzi arriva anche la proposta di legge per abrogare il rimborso elettorale ai partiti: “Il rimborso elettorale ai partiti va interamente abrogato perché rappresenta una forma impropria di finanziamento pubblico alla politica. Il meccanismo disciplinato dalla legge attualmente in vigore, non fa infatti alcun riferimento alle spese sostenute dai partiti nelle competizioni elettorali ma eroga un finanziamento sulla base dei voti ricevuti”, sostengono i dieci senatori renziani.

Nel frattempo, è stato rimandato ai prossimi giorni il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per oggi, che dovrà varare il decreto per i pagamenti dei primi 40 miliardi di debiti della pubblica amministrazione alle imprese. Sembra infondata l’indiscrezione secondo cui il testo conterrebbe anche che l’aumento delle aliquote Irpef, così come l’ipotesi una nuova manovra correttiva. Il ministro Grilli, d’accordo con Passera, ha infatti manifestato a Monti la necessità di “proseguire gli approfondimenti” dopo le risoluzioni approvate il 2 aprile da Camera e Senato.

E la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha convocato per 18 aprile le Camere in seduta comune per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

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