Movida in Via Seggio: il comitato scrive a Napolitano

di Antonio Arduino

 AVERSA. Movida tranquilla con la polizia municipale in strada fino a mezzanotte. Non la pensano così i componenti del comitato spontaneo nato tra i residenti di via Seggio …

… che, dopo aver letto questa notizia apparsa su alcuni organi di informazione locali, scrivono al presidente della Repubblica e al presidente del Senato. “Siamo consapevoli che, con i problemi politici in atto, il Capo dello Stato potrebbe non avere tempo, almeno nell’immediato, per prendere in considerazione il nostro appello ma occorre che la Nazione sappia in quali condizioni sono costretti a vivere i cittadini italiani in una zona dove si parla di legalità ma di fatto vengono meno le più elementari regole del vivere civile”, commentano i componenti del comitato che documentando con foto, scattate alle 3 di notte, la realtà della movida, trasmettendo alla stampa, quotidiani nazionali compresi, copia della lettera inviata alle due massime cariche dello Stato.

“Egregio Signor Presidente della Repubblica, – recita la nota – il comitato spontaneo per la vivibilità dei residenti del centro storico di Aversa (Caserta), pur consapevole delle grandi responsabilità e delle pressanti preoccupazioni che investono la sua carica e la sua persona in queste ultime ore, per il futuro dell’Italia, non sapendo più a chi rivolgerci e riconoscendo in Lei l’unico e reale custode della Costituzione della Repubblica, si permette di elevare un disperato grido di aiuto. Prima della scadenza del suo mandato, dovesse essere l’ultimo suo atto, faccia riacquistare ai 200 cittadini italiani, rappresentati dal comitato per la vivibilità, fiducia soprattutto nei confronti di un’amministrazione comunale a cui sentiamo comunque di appartenere in senso centrale e sussidiario”.

“Da tempo – continua la nota – il Comitato per la vivibilità dei residenti del centro storico di Aversa ha denunciato al procuratore della Repubblica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al commissariato di polizia di Stato di Aversa, al reparto territoriale carabinieri, al comando dei vigili urbani, al prefetto di Caserta, al sindaco di Aversa, ai coordinatori di tutti i partiti operanti nella città, all’Arpac Caserta, lo stato di invivibilità dei residenti a causa dell’eccessiva proliferazione nella zona di locali notturni di somministrazione di cibi e bevande, in virtù di una sfrenata liberalizzazione che tiene conto solo della logica del profitto delle imprese e non anche dei diritti costituzionalmente protetti dei cittadini residenti”.

“Più e più volte – ricorda la nota – sono stati segnalati all’amministrazione comunale l’assenza di sicurezza, il degrado ambientale urbano, la violazione del diritto alla salute e al riposo notturno dei residenti del centro storico che è stato trasformato in un ricettacolo di rifiuti di ogni genere. Più e più volte è stata denunciata la violazione dei diritti dei residenti, circa l’accessibilità a garage, abitazioni e riposo notturno, negati di fatto dall’eccessivo sovraffollamento di avventori che stazionano nelle vie e il fenomeno della sosta selvaggia nelle ore notturne dal giovedì alla domenica, nonché l’impossibilità dei mezzi di soccorso di accedere alla zona, in caso di urgenze”.

“Più volte il comitato – prosegue la nota – ha chiesto controlli serali e notturni da parte della polizia municipale e delle interforze operanti sul territorio per il controllo sistematico della sicurezza e dell’ordine pubblico e più volte attraverso la stampa locale ha più volte richiamato all’attenzione dell’amministrazione comunale la normativa vigente in materia, ricordando che lo stesso decreto Monti del gennaio 2012 nella premessa all’articolo 1 sancisce che la liberalizzazione delle imprese è soggetta a vincoli e limitazioni qualora si ledano il diritto alla salute e alla vivibilità dei cittadini. Il comitato ha persino fatto riferimento alla circolare numero 3644/C del Mise del 28/10 2011 che prevede limitazioni all’apertura di esercizi effettuate con specifici provvedimenti sindacali per evitare tra gli altri ‘danno alla sicurezza’”.

“Infine, consideri Signor Presidente – ricorda la nota – che negli ultimi tre mesi nella movida del centro storico di Aversa sono avvenuti molti arresti di micro e macro criminalità come quello del figlio di ‘Sandokan’ in uno dei locali , alle sei del mattino.Però come risposta dagli organi a cui ci siamo rivolti abbiamo ottenuto il nulla!”. “Da qui la necessità – conclude la nota – di chiedere il Suo intervento affinché venga rimosso lo stato di delegittimazione in cui vivono i cittadini residenti del centro storico, contemperando la vivibilità dei cittadini da lei costituzionalmente garantiti e la libertà d’impresa”.

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