Ruby, Berlusconi presenta tre nuovi certificati

di Redazione

 MILANO. Nuova giornata calda sul fronte giudiziario per Berlusconi: all’udienza odierna del processo Ruby si consuma l’ennesimo braccio di ferro tra difesa e pm.

I magistrati titolari dell’inchiesta che vede l’ex premier imputato per concussione e prostituzione minorile hanno chiesto un’altra visita fiscale per verificare “l’assolutezza” del legittimo impedimento concesso al Cavaliere. Intanto lui resta ricoverato per una congiuntivite all’ospedale San Raffaele.Stop ieri dall’ex premieralla manifestazione di solidarietà indetta dal Pdl.

Il pm Antonio Sangermano ha chiesto che la nuova certificazione medica presentata “venga prudentemente valutata perché presenta problemi che devono essere analizzati” per sbrogliare la questione dello stato di salute di Berlusconi. In subordine il pm ha chiesto che tale certificazione venga esaminata da un consulente. Inoltre ha chiesto di respingere l’impedimento degli stessi difensori da loro presentato in Aula in quanto a partire dalle 11 sono impegnati a Milano nella riunione dei parlamentari del Pdl.

I legali di Berlusconi hanno depositato tre nuovi certificati medici. Tra questi c’è anche un certificato firmato da uno specialista che evidenzia complicazioni cardiologiche per il leader Pdl ricoverato da venerdì per una uveite. Gli avvocati Ghedini e Longo, inoltre, hanno presentato un impedimento perché devono partecipare alla riunione a Milano col segretario Pdl, Angelino Alfano.

Davanti ai giudici della quarta sezione penale di Milano, all’inizio dell’udienza ha preso la parola l’avvocato Piero Longo per illustrare le tre nuove certificazioni mediche depositate per chiedere il legittimo impedimento. Tra queste c’è un certificato, come ha chiarito Longo, firmato da uno specialista in cardiologia che evidenzia complicazioni.

Il legale “per ragioni di privacy” non ha letto il contenuto della certificazione e ha spiegato che gli altri due certificati sono firmati invece uno dal primario di Oculistica del San Raffaele, Francesco Bandello, e l’altro dal medico curante di Berlusconi, Alberto Zangrillo.

Tutte e tre le certificazioni, secondo la difesa, testimoniano la “persistente inabilità” dell’ex premier a presenziare all’udienza. Il legittimo impedimento per motivi di salute era stato accolto venerdì scorso nel processo sul caso Ruby, mentre invece sabato nel caso Mediaset, dopo la visita fiscale, non era stato riconosciuto come assoluto e il processo era andato avanti.

L’oggetto della riunione che impedirebbe a Longo e Ghedini di presenzxiare all’udienza, hanno chiarito i difensori, è “l’esame del voto, l’esame della situazione politica, la questione delle commissioni parlamentari e varie ed eventuali”. Ghedini ha letto in aula l’sms da lui ricevuto ieri sera da parte di Alfano per convocare la riunione. Secondo il pm Sangermano l’impedimento dei difensori “non è ostativo perchè la riunione è stata fissata dopo la calendarizzazione dell’udienza”. La procura dunque si è opposta sia all’impedimento per i difensori che a quello dell’ex premier.

E’ sotto monitoraggio la pressione sanguigna di Berlusconi che continua a restare alta. Se le condizioni dovessero rimanere queste, è probabile che trascorra un’altra notte in ospedale. Lo si apprende da fonti ospedaliere.

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