Marò, Latorre e Girone alla Procura Militare di Roma

di Mena Grimaldi

 ROMA. “I due fucilieri oggi sono stati convocati a Roma dalla procura militare. L’auspicio è che questa vicenda si concluda il più rapidamente possibile e nel migliore dei modi”.

Lo ha detto a Taranto l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi. I due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, infatti, si sono recati alla Procura militare di Roma dove verranno sentiti nell’ambito dell’inchiesta aperta a suo tempo.

Con la loro deposizione oggi verrà quindi riempito di contenuti il fascicolo già aperto presso la Procura stessa. Una conferma, questa, del fatto che l’Italia ha realmente intenzione di sottoporre a giudizio i due militari, seguendo però le regole del diritto internazionale e non quelle invocate dal governo di New Delhi che vorrebbe processare i due marò in India.

Una consulenza tecnica sul computer e sulla macchina fotografica di bordo della petroliera Enrica Lexie, sulla quale erano imbarcati i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone al fine di ricostruire la dinamica dei fatti. L’accertamento, che comincerà il 28 marzo prossimo, è stato disposto dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Elisabetta Ceniccola, titolari del fascicolo processuale che vede i due fucilieri della Marina Militare indagati per omicidio volontario.

Accertamento tecnico che si svolgerà in contraddittorio tra le parti, ossia alla presenza di esperti in rappresentanza degli indagati. Agli atti dei pm Capaldo e Ceniccola ci sono le versioni fornite dai due Marò.

Ora, attraverso la consulenza, gli inquirenti auspicano di ampliare i dati in loro possesso. Ad esempio, dalla macchina fotografica si potranno avere conferme sul tipo di imbarcazione presa di mira da Latorre e da Girone.


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