Un campus di integrazione sociale tra italiani e americani

di Antonio Taglialatela

 Gricignano – Un progetto da 20 milioni di euro destinato a far divenire Gricignano una realtà all’avanguardia nel campo dell’integrazione sociale.

Si tratta del “campus” per l’aggregazione, l’accoglienza e la socializzazione tra le comunità locali e della cittadella Us Navy Support Site, finanziato con fondi nazionali e comunitari (Por Fesr 2014-2020 e Fas 2014-2020), dunque a costo zero per il Comune. La superficie dell’area, situata proprio al confine con la cittadella americana, è di circa 212mila metri quadri, distinti in tre aree (nord, centro, sud), configurate in un unico parco urbano con frammenti di architettura che si snodano lungo percorsi unificanti, sia carrabili di servizio lungo i bordi che pedonali e ciclabili.

All’interno di tali aree è prevista la realizzazione di alloggi per studenti universitari, congressisti e ricercatori, con mensa, sala multimediale, biblioteca, zone relax, centro congressi, auditorium, ristoranti, fast food, bar, circoli ricreativi, sala mostre, bookshoop, orto botanico, zone sportive e palestre con attrezzature all’aperto e al chiuso.

La proposta progettuale fu deliberata il 12 gennaio 2006 dall’amministrazione comunale allora in carica ed ottenne la dichiarazione di compatibilità da parte dell’allora presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino. Poi, per motivi non ben chiari, il progetto fu abbandonato. Oggi, però, viene ripreso dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Andrea Aquilante, il quale sta attivando l’iter per la realizzazione di un’opera che, oltre ad avere un pregevole carattere culturale, è destinata a determinare nella comunità un notevole sviluppo dal punto di vista occupazione.

Nella relazione tecnica realizzata nel 2006 i progettisti sottolineano come, all’interno di un’area urbana investita da processi consistenti di crisi produttiva, forti squilibri tra domanda e offerta di lavoro, elevata disoccupazione, insicurezza e disagio sociale, saturazione degrado e deregolazione urbanistica, anarchia edilizia, Gricignano si propone come protagonista nel processo evolutivo della collettività per una possibile e necessaria inversione di tendenza.

Da qui la strada di un rinvigorimento delle infrastrutture sociali a scala territoriale, grazie anche ad una variante al Prg in linea per un’efficace attuazione degli indirizzi programmatori del Piano Territoriale Regionale, approvato il 16 settembre 2008. Tra l’altro, anche il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta prevede un “cuneo verde” come elemento di saldatura funzionale frapposto tra l’area urbana casertana e quella napoletana, di cui Gricignano è parte organica, da preservare al miglioramento della qualità ambientale (autodepurazione, regolazione del microclima, mantenimento della permeabilità), alla conservazione della biodiversità, alla promozione dell’agricoltura, alle opportunità per la didattica e per il tempo libero.

La realizzazione del campus si rende quindi necessaria per creare infrastrutture di sostegno in relazione alle richieste di spazi e strutture provenienti da paesi confinanti, come Aversa, che con la presenza di due strutture universitarie, non riesce più a soddisfare le forti esigenze della domanda scolastica soprattutto in termini di accoglienza ed intrattenimento extrascolastico.

Inoltre, bisogna integrare da un punto di vista strutturale la grande realtà presente sul territorio comunale, rappresentata dalla cittadella abitata dai militari della Us Navy, la quale, da diversi anni a questa parte, rappresenta una risorsa per la crescita economica, sociale e culturale dell’intera area. Non a caso, le istituzioni americane hanno più volte richiesto all’amministrazione locale di intraprendere un discorso comune per incentivare la creazione di centri di aggregazione ed accoglienza per meglio gestire l’integrazione delle due comunità.

 

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