Città della Scienza, i giovani aversani: “La cultura brucia anche qui”

di Emma Zampella

 AVERSA. Hanno mantenuto l’impegno e si sono ritrovati nella villa comunale: gli studenti aversani hanno discusso nella mattina di sabato, 9 marzo, del diritto alla cultura e delle necessità di salvarsi dalle tenebre dell’ignoranza.

Sì perché, così come a Bagnoli, dove è stata data al rogo Città della Scienza, anche ad Aversa, come in tante altre città della provincia, e in generale della Campania, si soffre di problemi legati alla cultura e alla sua diffusione. Il gruppo indipendente che si è fatto portavoce di questa necessità, per smuovere la cultura e darle un significato ed una veste migliore, ha radunato attorno a sé gli allievi degli istituti superiori della città.

All’assemblea hanno partecipato non solo sono ragazzi che vivono la realtà di Bagnoli, ma soprattutto tecnici che hanno illustrato cosa fosse Città della Scienza, oggi ridotta ad un cumulo di macerie e di cenere, quale fosse la storia e il significato di quella culla di sapere.

A prendere parte in modo attivo alla discussione pubblica sono stati i rappresentanti degli istituti superiori che hanno incitato i propri compagni a svegliare le coscienze e ad acculturarsi, non solo istruirsi.

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